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Femminicidio in strada a Roma: uccisa con un fucile

La Provincia Redazione

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04 Luglio 2024 - 20:07

Femminicidio in strada a Roma: uccisa con un fucile

(foto Ansa)

ROMA - Era appena uscita dal lavoro e stava entrando in macchina per andare a prendere il suo bambino a casa dei nonni quando l'ex compagno si è avvicinato a bordo di una Smart e ha sparato con un fucile, uccidendola. Il femminicidio si è consumato per strada in pieno giorno a Roma, nel quartiere Portuense. 

L'allarme è scattato poco prima delle 14 quando sono stati segnalati al numero di emergenza 112 degli spari in via degli Orseolo. Inutili i soccorsi per Manuela Petrangeli, fisioterapista 50enne che da anni lavorava nella casa di cura Villa Sandra, a pochi metri dal punto in cui è stata colpita a morte. Sul posto sono arrivati i carabinieri che hanno effettuato i rilievi e diramato una nota di ricerca per rintracciare l'uomo al volante della macchina che aveva esploso un paio di colpi con un fucile a canne mozze. Le ricerche, però, si sono interrotte poco dopo. Gianluca Molinaro, ex compagno della vittima e già accusato di stalking da una precedente partner, si è infatti costituito in una vicina caserma dei carabinieri.

A convincerlo sarebbe stata la precedente compagna, madre della sua prima figlia, a cui avrebbe telefonato subito dopo aver premuto il grilletto. Ai militari ha confessato di aver ucciso lui Manuela e ha consegnato il fucile. L'uomo, che lavora come operatore sociosanitario in un altro centro di riabilitazione, è stato sottoposto a fermo. Gli investigatori ascolteranno nelle prossime ore parenti, amici e conoscenti per far luce sull'accaduto. Dai primi accertamenti, sembra ci fossero dei dissidi ma non risultano denunce presentate da Manuela in passato nei confronti del suo ex. Una decisione forse presa per tutelare il loro figlio. La coppia, che si era separata tre anni fa, aveva infatti un bimbo di 9 anni. E proprio al bambino la donna avrebbe fatto l'ultima telefonata prima di morire, rassicurandolo: "Amore, sto arrivando da te".

Da una prima ricostruzione, sembra che Manuela sia uscita dalla casa di cura in compagnia di una collega che aveva parcheggiato l'auto poco distante dalla sua. Si sono salutate e stava salendo in macchina per andare a prendere il bambino a casa dei nonni quando all'improvviso si è affiancato il suo ex a bordo di una Smart e ha sparato a bruciapelo. La donna avrebbe tentato di ripararsi ma un colpo l'ha centrata al petto senza lasciarle scampo. Sgomento tra i colleghi della fisioterapista che avevano visto Manuela tranquilla e sorridente fino a qualche minuto prima dell'omicidio.

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