L'ANALISI
24 Ottobre 2023 - 09:22
LOS ANGELES - È morto Zubin Mehta. Anzi no, il direttore d’orchestra è vivo, ha risposto al telefono e sembra essersi fatto una risata alla notizia (falsa) della sua scomparsa. Quello della disinformazione è un problema antico che con Internet e i social media ha avuto una escalation. Ne sono vittime notizie sensibili come quelle sulla guerra che vanno maneggiate con cura, ma anche personaggi famosi come appunto il caso più recente del direttore d’orchestra Zubin Mehta. Il problema è diventato così urgente che l’Unione Europea, dopo la guerra in Ucraina, ha di recente acceso un faro sulle principali piattaforme digitali anche riguardo le fake news che circolano su Israele e Hamas. E su X, di proprietà di Elon Musk, sarebbero proprio i profili certificati a diffonderle di più.
NewsGuard, piattaforma indipendente di monitoraggio sulle notizie, nella prima settimana della crisi in Medio Oriente ha analizzato 250 post in lingua inglese che hanno ottenuto il tasso di interazione più alto su X e ha scoperto che «il 74% di questi sono stati condivisi da profili con la spunta blu». Da marzo 2023 tutti possono ottenerla semplicemente pagando otto dollari al mese all’ex Twitter. «Si è rivelata una vera e propria manna dal cielo per attori malintenzionati che condividono disinformazione su Israele e Hamas - osserva NewsGuard -. Al costo di un biglietto del cinema ora possono accedere ad un pubblico più vasto e assicurarsi la credibilità associata al prestigioso segno di spunta blu». In particolare, i post che hanno diffuso narrazioni false hanno ricevuto 1.349.979 interazioni e sono stati visti in totale più di cento milioni di volte in una sola settimana. Tra le 10 affermazioni fake o non comprovate esaminate da NewsGuard e condivise dagli account individuati, ci sono queste: l’Ucraina ha venduto armi ad Hamas; un documento della Casa Bianca sugli Stati Uniti che inviano 8 miliardi di dollari in aiuti militari a Israele; l’attacco terroristico di Hamas è in realtà una ‘false flag’ orchestrata da Israele o dall’Occidente.
La disinformazione spesso colpisce anche personaggi famosi, ciclicamente dati per morti. Nelle ultime ore era circolata online la notizia falsa del decesso del direttore d’orchestra Zubin Mehta. «Fake news condivise da sprovveduti, che bolliamo immediatamente come volgari e inappropriate», ha chiarito il teatro del Maggio musicale fiorentino, augurando al maestro «lunghissima vita».
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