L'ANALISI
20 Agosto 2022 - 16:41
ISTANBUL - L’Italia è la destinazione del 5% dei cereali e di altri prodotti alimentari caricati su navi in
partenza dai porti ucraini dopo che sono state sbloccate le esportazioni da quando è iniziato il conflitto con la Russia. Lo rende noto la delegazione dell’Onu presso il centro istituito a Istanbul per la coordinazione dei corridoi sicuri nel Mar Nero che permettono le esportazioni.
In seguito a un accordo tra Turchia, Russia, Ucraina e Nazioni Unite, il primo agosto è partita da Odessa la prima nave carica di cereali da quando è iniziato il conflitto con Mosca il 24 febbraio. Da allora, sono stati autorizzati i movimenti per 27 navi in uscita dai porti di Odessa, Chornomorsk e Yuzhny cariche di prodotti alimentari e per altre 26 dirette verso l'Ucraina per caricare cereali destinati all’esportazione. In tutto sono state trasportate 656,349 tonnellate di prodotti alimentari.
Ad oggi, la principale destinazione delle imbarcazioni è stata la Turchia dove è arrivato il 26% dei prodotti esportati. Gli altri Paesi dove sono dirette le navi sono Corea, Egitto, Iran, Cina, Irlanda, Italia, Gibuti e Romania. (ANSA)
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