L'ANALISI
11 Ottobre 2021 - 09:58
ROMA - «L'impianto normativo del Green pass nei luoghi di lavoro nel complesso è solido. Certo, l'applicazione nelle singole realtà produttive può evidenziare questioni particolari. Ma queste vanno affrontate caso per caso, prima di tutto con il buon senso». Così, in un’intervista al 'Corriere della Sera', il vicepresidente di Confindustria con delega alle Relazioni industriali, Maurizio Stirpe. Interpellato sulla disponibilità resa nota da diverse imprese a pagare i tamponi a chi non si è vaccinato risponde: «Le nostre indicazioni vanno in senso contrario. Pagare i tamponi a chi non si vaccina va contro il fine con cui il governo ha varato questo provvedimento, cioè incentivare le vaccinazioni. Una ratio che noi condividiamo». E in merito a una circolare interna che non esclude la possibilità per le aziende di chiedere un risarcimento danni al dipendente che ha causato una perdita all’azienda per la mancanza del green pass Stirpe dice: "È così. Credo anche che in alcuni casi possano esserci gli estremi per provvedimenti disciplinari importanti. Penso per esempio al caso di un dipendente che entri in azienda con un green pass falso, generando poi un contagio tra i lavoratori». (ANSA)
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