L'ANALISI
29 Marzo 2021 - 09:53
ROMA (29 marzo 2021) - Lucetta Scaraffia, femminista, storica e giornalista, a colloquio con 'Il Fatto Quotidiano', affronta il tema delle donne in politica. E dice senza mezzi termini che «le donne di destra hanno avuto la fortuna di non soggiacere al principio delle quote rosa che è la costruzione ipocrita di un cartello organizzato spesso per selezionare le favorite dei maschi». A suo avviso «la scelta orrenda di Enrico Letta di regolare i conti interni al Pd attraverso la proposizione della questione di genere conferma che la sinistra utilizza questo metodo figlio di una grande ipocrisia. Un tot di donne, purchessia». «Un tot di donne - prosegue - magari brave, altre magari amiche, altre ancora magari fidanzate. Un tot, una modalità di gestire il potere consociando spesso il genere femminile ma al livello più basso. Però le donne del Pd non si sono ribellate. È questo il problema. Non hanno ribaltato il tavolo, non hanno protestato». Secondo Scaraffia, «la condizione femminile vive anche delle diversità delle aspirazioni, delle ambizioni, delle scelte di carriera di ciascuna. In politica conta questo fatto più ancora del riconoscimento del proprio ruolo. Giorgia Meloni si è affermata grazie all’assenza di queste concessioni benché dentro un partito schiettamente maschilista e paternalista. Ha potuto vincere la sfida in ragione delle qualità proprie non certo comparabili con quelle dei suoi compagni di viaggio». Quindi, parla degli effetti della pandemia: «Le donne pagano il prezzo della loro indipendenza perché sono le più colpite dalla disoccupazione. In tante però hanno ritrovato il tempo perduto». (ANSA)
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