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Impianti di risalita chiusi, i maestri di sci italiani: attendiamo doverosi ristori

Amsi: scarsissima attenzione per 15mila famiglie

Cinzia Franciò

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cfrancio@laprovinciacr.it

15 Febbraio 2021 - 11:43

Impianti di risalita chiusi, i maestri di sci italiani: attendiamo doverosi ristori

MILANO (15 febbraio 2021) - L’Associazione Maestri Sci Italiani esprime «sconcerto, incredulità e sgomento» alla notizia che, a poche ore dall’apertura prevista degli impianti di risalita precedentemente prevista nelle Regioni nella cosiddetta «zona gialla», è vietata l’attività agli sciatori amatoriali. «Centinaia di professionisti della neve legati alla Scuola Italiana Sci si sono attrezzati e organizzati con il massimo rigore e pronti ad attenersi scrupolo ai Protocolli e Vademecum previsti, investendo risorse in una stagione già di per sé drammatica per il comparto, per essere comunque in pista alla riapertura prevista del 15 febbraio - spiega l’Amsi -. E, ora, ricevendo questa ennesima battuta d’arresto non ci sono parole per esprimere sgomento, delusione e preoccupazione del mondo dei maestri di sci».

Per il presidente nazionale, Maurizio Bonelli, «la decisione del Ministro della Salute per tempistica e modalità ci lascia esterrefatti! AMSI, l’Associazione Maestri Sci Italiani, si unisce al Collegio Maestri di Sci Italiani nel denunciare la completa mancanza di rispetto delle Istituzioni verso la nostra categoria e al mondo della montagna in generale». «La modalità e la tempistica di questo nuovo e ulteriore stop alla ripartenza dell’attività dei maestri di sci è un evidente segno di scarsissima attenzione verso 15.000 famiglie che vivono di questa attività e che sono ferme dal 10 marzo del 2020», aggiunge. «Ora ci aspettiamo - concludono i maestri di sci - il giusto e doveroso ristoro dallo Stato» (ANSA).

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