L'ANALISI
06 Aprile 2020 - 08:51
Si sono aggravate le condizioni del premier britannico, Boris Johnson da circa due settimane in quarantena a casa dopo essere stato contagiato dal Coronavirus. Era stato ricoverato in ospedale "a scopo precauzionale" a causa della persistente tosse e per fare degli esami ma una volta nel nosocomio i medici hanno valutato la necessità di ricorrere al ventilatore polmonare. Lo sostiene Ria Novosti citando due fonti del sistema sanitario nazionale (Nhs).
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