L'ANALISI
12 Novembre 2019 - 11:51
Si è aperto ad Ankara il processo a 18 studenti universitari e un docente per aver preso parte a una manifestazione vietata in occasione del gay pride organizzato nel maggio scorso alla prestigiosa Università tecnica del Medio Oriente nella capitale turca. Il corteo era stato disperso dalla polizia con gas lacrimogeni, spray al peperoncino e pallottole di plastica. Gli imputati rischiano fino a 3 anni di prigione per l’accusa di partecipazione a «proteste e assemblee illegali». Uno degli studenti, accusato di aver fatto un gesto ingiurioso a un agente di polizia, rischia altri due anni per «oltraggio a pubblico ufficiale». Il processo è stato criticato dalle ong per i diritti umani, che lo hanno definito «una farsa». Le manifestazioni dell’orgoglio lgbt sono state vietate e duramente represse negli ultimi anni in Turchia, dopo essersi svolte senza incidenti e aver attirato decine di migliaia di partecipanti fino al 2014.
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