L'ANALISI
28 Dicembre 2018 - 17:29
All'alba, quasi in segreto, è stata rimossa dalla piazza del Parlamento, a Budapest, la statua di Imre Nagy, capo della rivolta ungherese del 1956. Gli esponenti del governo di Viktor Orban più volte hanno bollato Nagy come "un comunista dei peggiori", accusandolo di essere collaboratore del Kgb sovietico durante lo stalinismo, mentre nella memoria storica degli ungheresi Nagy, condannato a morte e giustiziato nel 1958, è un martire della rivolta.
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