L'ANALISI
28 Marzo 2018 - 13:23
Halili, il 23enne dell'Isis, arrestato a Torino, contattava soggetti che potessero agire come "lupi solitari". Lo hanno spiegato il Questore, Messina, e il capo della Digos Ambra, aggiungendo che il giovane italo-marocchino faceva proselitismo e che aveva incontrato persone spesso già note alle forze di polizia. "Era il momento di intervenire. Non potevamo permetterci che individuasse l'obiettivo da colpire", hanno detto, sottolineando che "stava studiando come preparare il camion per compiere un attentato".
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