L'ANALISI
24 Dicembre 2017 - 11:56
Oltre 2.700 dipendenti pubblici, tra cui militari e personale universitario, sono stati licenziati in Turchia, per presunti legami con gruppi terroristici. La nuova ondata di licenziamenti è legata al fallito golpe militare del 15 luglio 2016, organizzato secondo Ankara dal magnate e predicatore islamico, Gulen, che vive in esilio negli Usa. Dall'inizio della vicenda sono state arrestate circa 50.000 persone e oltre 110.000 sono state licenziate con l'accusa di legami con la rete di Gulen.
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