L'ANALISI
26 Novembre 2014 - 11:51
Con il progredire dei tempi e l’evolvere della tecnologia, usufruire di una valida connessione internet costituisce il contributo irrinunciabile per l’operare di un’azienda che si ponga in modo competitivo e consapevole sul mercato. Al fine di mantenere un’interazione continua e dinamica con l’ambiente circostante, la scelta di un operatore che garantisca le offerte più vantaggiose per la connessione adsl si pone come step obbligato per chi voglia accedere rapidamente alla rete, contenendo la spesa relativa a tale servizio.
È proprio tale rapporto qualità-prezzo ad essere considerato e discusso dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio Supermoney che, avvalendosi anche dei dati Istat, rivela come le imprese italiane spendano in media 541,49 euro all’anno per internet, dato elaborato sul presupposto che i costi previsti delle diverse promozioni e tariffe business attualmente sul mercato variano da un minimo di 340 euro a un massimo di 747,80 euro all’anno.
Le soluzioni a disposizione delle aziende sono numerose e variegate, ma a fungere da vero e proprio discrimine sono soprattutto la velocità di connessione e il prezzo delle tariffe proposte.
Telecom Italia, Infostrada e Vodafone rappresentano le scelte più papabili per chi necessita di una velocità pari ai 20 Mega, proponendo soluzioni rispettivamente a 340 euro, 456,63 euro e 747,80 euro all’anno.
In risposta all’esigenza di una velocità maggiore, Tiscali fornisce 24 Mega per 684 euro annui, mentre Fastweb si pone come valida soluzione alle richieste di una linea superveloce con i suoi 100Mbps a 479 euro all’anno.
Anche le offerte proposte dai diversi operatori possono influire sulla scelta: alcune tariffe infatti includono il router wi-fi, mentre altre comprendono un pacchetto di chiamate verso fissi e cellulari.
Scendendo maggiormente nel dettaglio, l’Osservatorio ha inoltre compiuto un confronto tra le tariffe degli anni passati per mettere in evidenza un possibile ridimensionamento dei costi dovuto alla progressione dell’era digitale. Dai dati raccolti è emerso che, in realtà, i prezzi hanno subito una riduzione irrisoria dai 569,59 euro del 2012 ai 545,39 euro nel 2013.
Al tempo stesso, nono sono stati rilevati miglioramenti significativi in termini di velocità: in proposito, l’Istat riporta come in Italia solo 3 imprese su 10 dispongono di una connessione internet con una navigazione superiore ai 10 Mega.
L’unico dato di crescita rilevato dallo studio è quello relativo alla crescita del numero delle imprese che fa uso di una connessione internet: dal 95,7% delle aziende connesse nel 2012, si è arrivati al 96,8% del 2013.
Secondo il parere di Andrea Manfredi, Amministratore Delegato di Supermoney, tali esiti sono da imputare al fatto che, per le aziende italiane, è ormai impossibile fare a meno di una connessione internet e che il problema va ricercato primariamente nella qualità del servizio offerto.
Non si parla quindi di un ostacolo meramente economico, ma della mancanza di infrastrutture efficienti che supportino la connessione a fibra ottica.
La speranza di Manfredi è che gli operatori, con il supporto delle istituzioni, si adoperino al più presto per colmare il divario che divide le regioni italiane e per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda Digitale, consentendo alle aziende italiane di essere realmente competitive sul mercato.
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