L'ANALISI
02 Novembre 2025 - 11:27
La presentazione del libro è stata accompagnata dagli interventi musicali del Coro della Cattedrale
CREMONA - Una guida agile e puntuale dedicata a uno dei piccoli grandi tesori nascosti dell’arte cittadina, ma anche un libro fotografico che aumenta e completa una visita in presenza di San Gerolamo. Alla chiesa di via Sicardo è infatti dedicata La Chiesa di San Gerolamo, una pubblicazione prodotta sotto l’egida dell’Unità pastorale Sant’Omobono (Parrocchia Cattedrale, Sant’Imerio e San Pietro al Po) e Cremona Produce Edizioni.

La firma è duplice: don Pietro Bonometti cura i testi, mentre le spettacolari fotografie sono di Cristian Chiodelli. La prefazione è invece affidata a don Antonio Bandirali, vicario episcopale per la pastorale.
Il libro, una trentina di pagine, è stato presentato nella serata di venerdì all’interno della stessa chiesa, con gli interventi di don Bonometti, don Gianluca Gaiardi, direttore dell’Ufficio dei Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Cremona e direttore del Museo diocesano, e don Gianpaolo Maccagni, nuovo parroco dell’Unità pastorale Sant’Omobono. Il tutto arricchito dagli interventi musicali del Coro della Cattedrale, intervenuto a più riprese nel corso della serata.
«Don Pietro ha usato la sua grande conoscenza in questa pubblicazione, un libro corredato da bellissime immagini che per certi versi aiutano a leggere in modo più attento queste decorazioni, architetture, vedute. Una chiesa conosciuta ma poco studiata», ha detto don Gaiardi in apertura, facendo riferimento anche alla ricca storia delle confraternite che si sono succedute, e che più tardi don Bonometti riprenderà nel corso del suo intervento. «La chiesa – ha concluso – non è solo un luogo liturgico ma una città che vive».
Il testo di don Bonometti inizia replicando le sensazioni di una vera e propria visita in città, prima di salire gli scalini che portano a San Gerolamo: «Lasciata alle spalle la Cattedrale, camminando rasente alle facciate del Palazzo Comunale e della vecchia Loggia dei Militi, ci si trova di fronte al semplice, quanto elegante, prospetto della chiesa di San Gerolamo, un tempo sede della confraternita laicale della Beata Vergine delle Misericordia».
Oppure, nel tempo, Compagnia dei Disciplinati, oppure confraternita del Nostro Signore Crocifisso. È questa l’occasione per una ricostruzione sintetica ma meticolosa delle vicissitudini occorse attorno alla chiesa stessa, che immette poi il lettore in una osservazione ragionata dell’iconografia, delle decorazioni e dell’architettura presenti.
I nomi, fra gli altri, sono quelli di Giovanni Battista Zaist, Francesco Monti, Sigismondo Francesco Boccaccino, Angelo Innocente Massarotti, Giuseppe Natali.
L’excursus storico e artistico si ferma agli anni Venti del Novecento, quando – come annota don Bonometti – «la storia si fa cronaca giornalistica non sempre consapevole del prezioso patrimonio culturale ereditato dal passato».
A chiudere la serata è stato don Maccagni, con un richiamo alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio locale che, iniziative editoriali come questa, rendono possibile. Alla presentazione, resa possibile anche grazie all’impegno di don Carlo Rodolfi, è intervenuto un pubblico numeroso.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris