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Rebecca, poetica Giselle da copertina

Dopo il trionfale debutto all’Opéra Royal de Wallonie di Liegi il prestigioso mensile Sipario l’ha celebrata stella fra le stelle

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

24 Dicembre 2024 - 19:00

Rebecca,  poetica Giselle da copertina

CASALMAGGIORE - Rebecca Bianchi, 34 anni, étoile di origini casalasche, continua a essere una delle figure più rappresentative della danza italiana. La sua interpretazione del ruolo di Giselle ha trionfato all’Opéra Royal de Wallonie di Liegi, dove il Teatro dell’Opera di Roma, sotto la guida di Eleonora Abbagnato, ha debuttato con cinque repliche sold out dal 14 al 17 novembre. Il prestigioso mensile ‘Sipario’ dedicato a teatro, balletto, opera lirica, cinema, scenografia, televisione, arti visive ha celebrato la ballerina dedicandole la sua prima di copertina, sottolineando il suo ruolo centrale nella scena artistica contemporanea.

SUCCESSO TRIONFALE

La prima di Giselle che ha visto una sala gremita da oltre mille spettatori, ha raccolto applausi calorosi per étoile, primi ballerini, solisti e corpo di ballo del teatro Costanzi. Nella stessa serata, Rebecca Bianchi ha interpretato il ruolo di Giselle accanto ad Alessandra Amato (Myrtha), Michele Satriano (Albrecht) e Claudio Cocino (Hilarion). La coreografia, originariamente creata da Carla Fracci, è stata ripresa da Gillian Whittingham, con luci di Jean-Michel Désiré, mentre la musica di Adolphe Adam è stata eseguita dall’Orchestra dell’Opéra Royal de Wallonie, diretta dal maestro Alessandro Cadario.

ECCELLENZA ITALIANA

Questo allestimento di Giselle, con scene e costumi di Anna Anni, è un omaggio al repertorio classico romantico e alla bravura di Carla Fracci, leggendaria interprete, che ha firmato la coreografia. La scelta di riproporlo a Liegi, unico balletto nel cartellone della città vallona, si deve alla direzione italiana dell’Opera locale, guidata da Stefano Pace e Giampaolo Bisanti, e al Sovrintendente dell’Opera di Roma Francesco Giambrone, che ha reso la danza protagonista di ben quattro tournée internazionali nella stagione 2023/24. Dopo il successo in Oman nel 2023, Giselle ha conquistato anche il pubblico belga, confermandosi un trionfo per il talento italiano. Le successive repliche hanno visto alternarsi cast di altissimo livello, creando momenti di rara intensità artistica e di virtuosismo.

CARRIERA STRAORDINARIA

Rebecca Bianchi, già insignita del titolo di Ballerina dell’Anno 2017 dal Giornale della Danza, ha saputo rendere il ruolo di Giselle un’interpretazione profondamente personale. Come dichiarato da Gillian Whittingham: «Rebecca non cerca di emulare Carla Fracci, ma porta la sua unicità nel personaggio, interpretandolo con una sensibilità e un’esperienza che ne fanno una Giselle unica».
Nata a Parma ma cresciuta a Casalmaggiore, Rebecca si è diplomata all’Accademia della Scala e ha costruito la sua carriera nel Teatro dell’Opera di Roma, dove, sotto la guida di Eleonora Abbagnato, è diventata étoile. Il suo repertorio include ruoli classici come Il lago dei cigni e La Sylphide, oltre a interpretazioni moderne di coreografi come Preljocaj e Millepied.

TRIBUTO ALLA DANZA

Giselle a Liegi non è solo un successo per Rebecca Bianchi, ma per tutta la Compagnia capitolina e la danza italiana, che si conferma protagonista della scena culturale internazionale. La scelta di dedicare la copertina di Sipario a Rebecca Bianchi sottolinea l’importanza del suo talento e il riconoscimento del suo ruolo di ambasciatrice dell’arte italiana nel mondo. La ballerina dalle radici casalasche e dallo straordinario percorso artistico, rappresenta una figura luminosa nel panorama della danza, capace di unire tradizione e innovazione, incantando il pubblico di tutto il mondo. Rebecca è sposata con Alessandro ed è mamma di quattro bambini: Emanuele, Margherita, Dorotea e Giosuè, il più piccolo, nato nel 2022.

L’UMANITÀ

Oltre al talento e alla dedizione alla danza, Rebecca incarna profonde umanità e generosità, che trova espressione tanto nelle sue origini quanto nei gesti concreti verso i più bisognosi. Nonostante la carriera vertiginosa, Rebecca non ha mai perso il contatto con le sue origini e con i valori familiari.

Durante la pausa forzata imposta dalla pandemia, l’étoile ha voluto dedicare il suo tempo ai bambini del Kenya, ritornando nei villaggi dove il padre Gian Pietro Bianchi, chirurgo in pensione, ha svolto missioni umanitarie per decenni. «Quando il palcoscenico si è spento, ho sentito il bisogno di fare qualcosa di significativo», ha raccontato all’epoca Rebecca. «Ho accompagnato mio padre nei luoghi dove aveva lavorato, portando con me mio figlio Emanuele. Non mi sento una volontaria, non ho qualifiche, ma volevo restituire qualcosa a chi mi ha regalato sorrisi dal nulla». Nel 1994, quando era bambina, Rebecca aveva già visitato Tabaka, un villaggio vicino al Lago Vittoria, dove i Padri Camilliani avevano fondato un ospedale. Tornarci nel 2002 e di nuovo durante la pandemia è stato un viaggio nel cuore dei suoi ricordi, ma anche un gesto concreto: vestiti, giocattoli e semplici doni hanno accompagnato il suo viaggio.
Vivere tra il ritmo serrato delle tournée e la vita familiare è una sfida che Rebecca affronta con dedizione. Vive a Roma con il marito Alessandro Rende, ballerino di successo, e i quattro figli, conciliando gli impegni professionali con i momenti dedicati agli affetti.

Rebecca Bianchi rappresenta un modello di eccellenza, non solo per il suo talento sul palco, ma anche per l’umanità che dimostra fuori scena. Il suo trionfo con Giselle a Liegi e il riconoscimento sulla copertina di Sipario celebrano una carriera straordinaria, mentre il suo impegno verso i più bisognosi ricorda che, anche quando danza sulle punte e sembra toccare il cielo, il cuore di Rebecca resta profondamente legato alla terra, alle radici casalasche e ai gesti concreti della solidarietà.

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