'Una riga nera al piano di sopra' con Matilde Vigna

RAGAZZOLA (PARMA) - Una riga nera al piano di sopra di e con Matilde Vigna è  una storia di sconfitte, di paure, di partenze e ritorni, ma è soprattutto una prova di attrice e autrice che sa commuovere e coinvolgere, è una storia di fiume  sospesa fra passato e presente.

L'appuntamento è per questa sera alle 21,15 al teatro di Ragazzola, appuntamento della stagione di prosa, curata da Roberto Oddi, un cartellone che offre uno spaccato non scontato e di interessante qualità artistica della scena contemporanea.  La riga nera al piano di sopra è quella lasciata dalle acque limacciose del grande fiume, ma è anche il segno di un confine, della voglia di oltrepassare una linea per trovare il proprio posto nel mondo.

La storia della protagonista - una ragazza dei nostri giorni e della nostra inquietudine -  si intreccia con la memoria dell’alluvione del 1951: il ritorno a casa della protagonista, dopo la fine di una relazione, si contrappone al desiderio di mantenere la casa, difenderla dalle acque: questa la volontà ferrea degli sfollati nell’alluvione di 72 anni fa. La terra d’origine come luogo da cui fuggire si contrappone a quella terra invasa dall’acqua da cui gli abitanti non se ne volevano andare. In questo andamento ossimorico, Matilde Vigna fornisce una bella prova di scrittura e di interprete, confermandosi un’attrice pensante, fuoriuscita dalla scuola di Santa estasi di Antonio Latella. Vale la pena non perdersi l'appuntamento a Ragazzola, per la bravura della sua interprete, per l'incisività della scrittura e perché no? perché il fiume Po è lì a poche centinaia di metri e la storia di Una riga nera al piano di sopra finisce inevitabilmente con l'appartenerci. Per informazioni e biglietti: www.teatrodiragazzola.it