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10 Settembre 2021 - 14:41
Un'illustrazione novecentesca di Alberto Martini
CREMA - Ognuno di noi è Dante. E, col suo sguardo, tutti possono attraversare la selva oscura e i tre mondi ultraterreni.
Prenderà il via sabato 18, con due appuntamenti speciali, la programmazione dell’assessorato alla Cultura dedicata alla figura del Sommo Poeta, nei 700 anni dalla morte. Una serie di appuntamenti che faranno crescere l’attesa per la mostra Un viaggio lungo settecento anni-Immagini per la Divina Commedia, di scena a ottobre, nell’ambito della fiera del libro antico Scripta. Presentate nella sala Pietro da Cemmo del museo le idee messe in campo. La stessa cornice in cui si svolgerà il primo incontro, sabato 18 alle 10, con la giornata di studi sul Manoscritto 280 della biblioteca comunale Clara Gallini di Crema e altre presenze dantesche in città. La mattinata sarà a cura della Società Storica Cremasca, che da tempo sta studiando il documento, come ha spiegato il presidente Matteo Facchi, per le celebrazioni dantesche. E ora si è inserito nel cartellone dell’assessorato: «Il manoscritto miniato è dei primi del ‘400, non è nato a Crema ma è stato donato nel 1924».
Matteo Facchi, Edoardo Fontana Chiara Nicolini, Emanuela Nichetti e Francesca Moruzzi
Appartenuto a una famiglia padovana, potrebbe essere comunque stato realizzato originariamente nell’area cremonese. Gli approfondimenti sono ancora in corso e verranno illustrati nella giornata dagli esperti della società Marco D’Agostino e Nicolò Premi. Alle 17,30, sempre sabato 18, la presentazione e apertura della mostra, che resterà al museo civico fino al 9 gennaio, a cura di Chiara Nicolini ed Edoardo Fontana.
Nell’esposizione, un codice miniato quattrocentesco, alcune cinquecentine, tra le quali l’edizione stampata e illustrata da Francesco Marcolini (1455), che segnò una svolta nella rappresentazione della Commedia, con le prime xilografie moderne. Molti i prestiti dalla biblioteca di via Senato: si ammireranno composizioni di Dalì, accanto a Flaxman e Faruffini e ancora, un’edizione Alinari che è una vera e propria antologia dei principali artisti italiani del ‘900, con illustrazioni firmate De Carolis, Kienerk, Baruffi e altri. Poi, una rarissima edizione con le xilografie di Herman-Paul, tradotto in rime francesi e con la prefazione di Gabriele D’Annunzio. In mostra, anche una Commedia appartenuta a Winifred Terni de’ Gregorj, collezione del palazzo Terni, con copertina miniata a mano dalle manifatture artigiane dei Giannini di Firenze.
E tutta la serie di illustrazioni al femminile, con inedite opere di donne artiste dell’800 e da tutto il mondo (alcune ancora inedite): la prima, Sofia Giacomelli, nell’800, poi Phoebe Anna Traquair, Monika Beisner, Valentina Canocchi e Maria Distefano (illustrazioni Commedia per bambini). Tra le gemme della mostra, i tre volumi illustrati dal pittore Amos Nattini, nel leggio disegnato da Giò Ponti. Infine, i bozzetti per le 30 tavole delle visioni oniriche dell’artista Agostino Arrivabene, che ha adottato lo sguardo di Dante e Virgilio.
Altri appuntamenti, il 24 ottobre con una conferenza in sala Pietro da Cemmo, il 30 ottobre alle 15, sulla vicenda editoriale che legò a Dante l’editore cremasco Valdameri e il 13 novembre, conversazioni su Dante.
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