«Finalmente!». Un coro unanime di consensi ha accompagnato oggi il taglio del nastro della mansarda del mercato austroungarico, pregevole spazio rimasto inutilizzato per una dozzina d'anni e che ora il Comune ha consegnato all'adiacente istituto Folcioni. Per renderlo agibile bastava una scala di collegamento a norma di legge, realizzata negli ultimi due mesi grazie ad un progetto voluto dall'assessore Fabio Bergamaschi, messo a punto dall'ufficio tecnico municipale (col via libera della Soprintendenza) e costato 20mila euro alle casse pubbliche. La scuola di musica, che chiedeva da tempo la disponibilità del sottotetto, risolverà così l'annoso problema della carenza di spazi: le tre aule e l'ampio salone della mansarda - 450 metri quadrati complessivi - ospiteranno le lezioni degli alunni, ma potranno venire utili anche per altri scopi. Non ci sarà modo, invece, di ospitare concerti e iniziative aperte al pubblico: per ragioni di sicurezza (la nuova scala è l'unica via di fuga fruibile), la mansarda può accogliere un massimo di trenta persone.