L'ANALISI
30 Dicembre 2025 - 15:17
CREMA - Si chiude oggi l’anno più green nella storia recente della città. Due i fattori principali, grazie ai quali il 2025 si guadagna il trofeo.
Innanzitutto, il miglioramento della qualità dell’aria in città. Quest’anno le giornate in cui è stato registrato lo sforamento del limite delle polveri sottili sono state il 20% in meno rispetto al 2024. Il dato rimane comunque ancora oltre la soglia massima indicata dall’Unione europea, pari a 35 giorni ogni 12 mesi, a garanzia della salute.
Un anno fa, le giornate in cui il livello medio delle Pm10 aveva oltrepassato i 50 microgrammi per metro cubo d’aria erano state 53, quasi una la settimana. Quest’anno, al massimo potranno arrivare a 44.
Va considerato anche il numero di piantumazioni, che ha superato quota 400. E gran parte del merito va ai nuovi alberi messi a dimora nel parco della Pierina.
I primi interventi erano cominciati a fine 2024, lungo i 110.000 metri quadrati di verde, aperti quest’anno al pubblico dopo una profonda riqualificazione, costata oltre un milione di euro. Un’operazione che ha permesso al Comune di restituire ai cremaschi un bene che, da 25 anni, era in attesa di una svolta.
Un’area verde destinata a migliorare ancora nei prossimi mesi, con la creazione di un parco giochi per i più piccoli.
Tornando allo smog, ovviamente gli sforamenti si concentrano nella stagione autunnale e invernale. Ben difficilmente in estate le polveri oltrepassano la soglia. Nella bella stagione il problema dell’inquinamento atmosferico è dato soprattutto dall’aumento della concentrazione di ozono, dovuto alle alte temperature, all’afa e alla scarsa ventilazione.
Anche sui valori delle Pm10 e su quelli delle micro polveri Pm 2,5, che però non vengono rilevate dalla centralina situata in città, incidono parecchio le condizioni meteo. In inverno giornate di alta pressione, associate a basse temperature e alla nebbia, favoriscono l’aumento degli inquinanti.
L’ultimo dato delle Pm10, comunicato ieri dall’Agenzia regionale per l’ambiente, è relativo a lunedì, quando le polveri si sono fermate a quota 44 parti per milione, in lieve risalita rispetto a domenica. Da nove giorni consecutivi non si registrano sforamenti.
Arpa monitora la situazione cittadina grazie alla centralina situata nel parco don Vincenzo de Maestri di via XI Febbraio, nel quartiere di San Bernardino.
La concentrazione quotidiana di Pm10 è una media calcolata nell’arco delle 24 ore, dunque ci sono fasi in cui può essere superiore o inferiore.
«Incidono diversi fattori e siamo consapevoli che le tematiche relative alla qualità dell’aria non possano essere affrontate da un singolo Comune — sottolinea l’assessore all’Ambiente Franco Bordo —: sappiamo però di avere il dovere di utilizzare tutti gli strumenti che le norme ci mettono a disposizione per tutelare il diritto alla salute dei nostri cittadini. Un impegno che continueremo a portare avanti anche nel corso dei prossimi anni».
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