L'ANALISI
19 Dicembre 2025 - 08:36
SPINO D'ADDA - In centinaia hanno preso parte ieri sera alla marcia della pace, promossa dal Comune con l’istituto comprensivo Chiesa, per lanciare un forte messaggio contro ogni tipo di conflitto. In una fase storica in cui paiono esserci speranze per un’intesa sul fronte Ucraino dopo tre anni e mezzo di guerra e mentre la situazione nella Striscia di Gaza vive quantomeno una fase in cui tacciono le armi, le famiglie spinesi si sono rimesse in cammino. Come avevano fatto l’anno scorso hanno voluto ribadire la loro vicinanza a tutte le vittime delle guerre. Un richiamo alla coscienza collettiva, ribadito in vari momenti della manifestazione di ieri sera, a cui hanno aderito anche diverse associazioni del paese.

Una fiaccolata di grande impatto emotivo che si è dipanata nelle strade del paese. Il programma ha ricalcato quello dell’edizione 2024, organizzata anche allora a pochi giorni dal Natale. Il via con il raduno avvenuto davanti alla scuola media, dove ognuno ha acceso un lume con il quale percorrere il cammino. In prima fila i bambini che frequentano l’istituto comprensivo, insieme ai genitori. Poi i rappresentanti delle istituzioni, delle organizzazioni di volontariato e della scuola. Chi non ha potuto esserci ha dato comunque un segno accendendo una candela sul davanzale della finestra di casa. Il corteo ha percorso le vie Ungaretti, Ragazzi del ’99 e Pace, prima di raggiungere via Martiri e poi le piazze Roma-Casati e XXV Aprile. In testa al corteo l’auto della polizia locale, poi gli amministratori comunali, con la protezione civile a supporto. Ci sono stati anche momenti di riflessione collettiva, organizzati davanti alle scuole e all’oratorio San Luigi.
Al termine, la distribuzione di bevande calde a tutti i partecipanti, prima del rompete le righe.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris