L'ANALISI
19 Dicembre 2025 - 05:20
Nel riquadro il sindaco Nicola Marani
SALVIROLA - L’annuncio ai correntisti della chiusura della filiale dell’unica banca presente in paese ha spinto il sindaco, Nicola Marani, a scrivere alla direzione dell’istituto di credito. «Già lo scorso 9 dicembre — afferma — avevo espresso le mie perplessità sulla chiusura della filiale Bpm e sulla mancata comunicazione al sottoscritto. Sono venuto a conoscenza della chiusura su segnalazione di alcuni concittadini, che hanno condiviso con me il totale dissenso sulla decisione di trasferimento d’ufficio a Offanengo a partire da lunedì».
Il sindaco spiega i motivi della sua contrarietà: «I primi sono la distanza e la difficoltà di accesso per mancanza di un parcheggio, quando invece a Salvirola l’accessibilità è massima». Marani aggiunge anche le motivazioni date dalla banca alla decisione di chiudere lo sportello locale: «Mi è stato detto che gli accessi dell’utenza dal 2017 a oggi hanno avuto una riduzione di circa l’80%. Comprendo benissimo che dal punto di vista aziendale sia importante razionalizzare i costi, ma gli anziani e in particolar modo chi non ha ancora dimestichezza con il mondo digitale della banca ha bisogno di avere un dialogo diretto con il funzionario allo sportello».
Marani propone una soluzione alternativa alla chiusura: «L’istituto di credito ha un contratto d’affitto dei locali attualmente occupati fino al 2029 e ciò potrebbe essere sfruttato per mantenere lo sportello aperto almeno due o tre volte a settimana. Troncare all’improvviso un rapporto che dura da anni con i salvirolesi e gli utenti dei paesi limitrofi di Fiesco, Trigolo, Izano e Romanengo non è una bella cosa. Mi permetto di suggerire un ripensamento, anche se i tempi sono ristretti. Qualora non si riuscisse più a invertire la rotta, mi aspetto delle agevolazioni a tutti gli utenti: ad esempio rendere gratuito il prelievo all’unico sportello bancomat presente in paese di Poste Italiane».
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