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CREMA. PORTA SERIO

Botte e paura: venti in fuga, due i feriti

La rissa tra giovani sabato notte, la polizia al lavoro sulle immagini della videosorveglianza. Un 19enne al Pronto soccorso in ambulanza, un altro medicato: «Coinvolti per caso»

Cristiano Mariani

Email:

cmariani@laprovinciacr.it

15 Dicembre 2025 - 05:15

Botte e paura: venti in fuga, due i feriti

(foto d'archivio)

CREMA - Botte in centro storico e le notti cremasche del fine settimana tornano a illuminarsi delle luci blu dei lampeggiatori. Quelli dell’ambulanza che, poco prima delle 3 di ieri, ha trasferito un giovane in ospedale (un secondo ragazzo raggiungerà il Maggiore da solo) e quelli della volante della polizia, dirottata in piazza Garibaldi non appena segnalato quanto stava accadendo.

Ossia una maxi zuffa, con una ventina di partecipanti. Almeno un paio le fazioni, stando alla prima, frammentaria, ricostruzione. E tutto avrebbe avuto origine a ridosso dallo storico arco. Tecnicamente, volendo parafrasare il codice penale, una vera e propria rissa. Sebbene, a giudicare dai soli due referti stilati dai medici di largo Dossena per l’episodio, nessuno si sia fatto male seriamente. Anche se, come accade in casi simili, a inquietare è stato l’episodio in sé, più che le conseguenze.

Il diciannovenne, trasferito in autolettiga al padiglione d’urgenza dell’ospedale, è cremasco; così come l’altra giovane visitato. Gli agenti del Commissariato li hanno ascoltati, per chiarire l’origine dei lividi che li hanno portati a concluder la nottata stesi su un lettino del Pronto soccorso. E hanno assicurato d’essersi trovati nel mezzo della scazzottata casualmente. Insomma, d’aver trascorso la serata nei locali della zona e una volta all’esterno d’essere stati coinvolti in un parapiglia, con cui non avevano nulla a che fare. E soprattutto, del quale non conoscevano i protagonisti, quelli che si sono allontanati in tutta fretta. Perché quando i poliziotti sono arrivati nel punto indicato dalle telefonate, ricevute sul numero d’emergenza dal personale della sala operativa e che non lasciavano dubbi su quanto stesse accadendo: «Se le stanno dando... Sono in tanti», della ventina di contendenti non era rimasta traccia. Ora, saranno le immagini riprese dalle telecamere della videosorveglianza a venire in aiuto agli investigatori, decisi non solo a delineare i contorni del sabato notte di tensione, ma pure a evitare che si ripeta.


 

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