L'ANALISI
11 Dicembre 2025 - 05:10
CREMA - Il sindaco Fabio Bergamaschi parla apertamente di «crisi vocazionale», in riferimento alle sempre maggiori difficoltà dell’ente locale nel reperire personale. Anche quest’anno il Comune, nonostante i tentativi e i bandi di concorso, rimarrà sotto organico. Servirebbero 189 dipendenti, ma in realtà ce ne sono 173, situazione che significa dover distribuire maggiori carichi di lavoro, dividere magari competenze specifiche, insomma uno sforzo organizzativo che non è sempre facile.
Crema, come la stragrande maggioranza degli enti locali, sconta la costante perdita di appeal di quello che un tempo era il posto fisso più ambito: diventare il dipendente di un ente pubblico. «Nel periodo storico che stiamo vivendo, la professione negli enti locali vive una generalizzata crisi vocazionale in diversi e cruciali settori e ciò genera una penuria di figure professionali e un elevato turnover tra enti – conferma Bergamaschi –. L’esempio più classico è quello relativo alla figura delle assistenti sociali».
Non si tratta di un problema che interessa particolarmente Crema, ma certamente non si è avulsi dal contesto di riferimento e ciò ci impegna nel proseguire quelle iniziative volte al miglioramento del benessere lavorativo, tanto dal punto di vista retributivo, ricorrendo agli spazi normativi concessi alla contrattazione decentrata integrativa, quanto da quello organizzativo, con il mantenimento degli strumenti di conciliazione e flessibilità già introdotti, la definizione di misure di welfare integrativo, nonché attività di formazione volte a riqualificare e migliorare le competenze trasversali, con particolare attenzione alla digitalizzazione e all’intelligenza artificiale.
Insomma, per quanto di competenza il Comune fa ponti d’oro ai nuovi assunti e per trattenere gli attuali dipendenti. Nonostante questo non si trovano risorse. «Incidono l’elevato tasso di turnover, circa il 6%, abbiamo avuto 11 cessazioni anche quest’anno – prosegue il sindaco – la scarsa partecipazione alle procedure selettive, le rinunce alle proposte di assunzione da parte dei candidati collocati nelle graduatorie concorsuali o di mobilità e i diversi casi di dimissioni da parte di dipendenti, anche di recente assunzione, vincitori di concorso presso altri enti. Per tutte queste ragioni quest’anno non è stato possibile realizzare completamente la copertura dell’intero fabbisogno programmato».
In giunta comunque non si scoraggiano, la ricerca delle figure per completare l’organico proseguirà anche nel 2026, con tutti i mezzi a disposizione. Nel corso dell’anno sono state avviati cinque concorsi per assunzioni a tempo indeterminato, una selezione per un tempo determinato e quattro procedure per mobilità volontaria e progressioni di carriera verticali riservate al personale interno. Sono 14 i nuovi entrati in Comune, mentre altri 5 prenderanno servizio nel 2026, sempre a seguito delle procedure già avviate.
Alcune delle assunzioni previste per i prossimi 12 mesi, sempre che si trovino candidati, riguarderanno la sostituzione di coloro che vanno in pensione. Le procedure di reclutamento dall’esterno potranno sfruttare la mobilità volontaria, lo scorrimento di graduatorie, anche di altri enti, o il concorso pubblico.
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