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FONDAZIONE BURRI

Crema capitale dell’egittologia

La città punta sul patrimonio del museo: il primo premio per testi di laurea specifiche

Stefano Sagrestano

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stefano.sagrestano@gmail.com

18 Novembre 2025 - 18:54

Crema capitale dell’egittologia

Giorgio Cardile, Daniela Gallo Carabba, Silvia Scaravaggi e Daniele Orsenigo

CREMA - Il primo premio mai istituito in Italia per chi studia in modo scientifico la cultura e la storia dell'antico Egitto. Lo ha voluto l'associazione che porta il nome dell'egittologa Carla Maria Burri.

A lei si deve la nascita della sezione egizia del museo civico, grazie alla sua donazione di reperti. Nata a Crema nel 1935, divenne una ricercatrice e studiosa di fama mondiale. Nominata addetta culturale all'ambasciata d'Italia al Cairo, contribuì alla messa in sicurezza dei templi di Abu Simbel. Nel 2003 divenne commissario generale per le iniziative tra Italia ed Egitto. La sua scomparsa, sei anni dopo.

Nel testamento, Burri lasciò le collezioni archeologiche e i libri al museo della biblioteca di Crema (allora nello stesso edificio), con la preghiera di «creare una sezione di arte egizia e greco‑romana». Da lì è cominciato tutto e, anche grazie all'amica Carla Campari, nel 2020 la sezione si è ulteriormente arricchita di reperti.

Il concorso è stato reso possibile dal sostegno economico dell'Associazione Popolare Crema per il territorio. Oggi la presentazione nella sala Cremonesi del museo civico con l'assessore alla Cultura Giorgio Cardile, il curatore della sezione egizia Cristiano Orsenigo, Daniela Gallo Carabba (presidente dell'associazione dedicata all'egittologa) e Silvia Scaravaggi, responsabile dei servizi culturali del Comune.

«Abbiamo pensato al premio per ricordare Carla Burri a 16 anni dalla scomparsa — ha evidenziato Gallo Carabba —: una donna capace di diventare un punto di riferimento per molti colleghi, grazie ai suoi studi. In un ambiente prettamente maschile com'era quello degli egittologi e papirologi del secondo dopoguerra non fu certo facile affermarsi. Sarà un premio annuale dedicato ai giovani ricercatori. Per la nostra associazione è un ritorno dopo un periodo silente, dovuto anche ai limiti di età raggiunti da diversi dei fondatori».

Orsenigo ha aggiunto: «A giudicare i lavori sarà una commissione di esperti, con eminenti egittologi». Potranno partecipare tesi magistrali in egittologia, con candidature entro il 20 dicembre e premiazione il 31 gennaio 2026. Premio 2.000 euro. Sarà l'unico premio.

«Una proposta che nasce dall'associazionismo qualificato dal punto di vista culturale e scientifico — ha evidenziato Cardile — va nella direzione degli obiettivi, che in questi anni ci siamo dati come amministrazione, legati alla divulgazione. La possibilità che viene data a giovani ricercatori è interessante, per la connotazione economica, ma anche per condividere pubblicamente questi lavori. Ci colleghiamo così alla sezione egizia del nostro museo sempre nell'ottica di coinvolgere un pubblico sempre più vasto. E la relazione pubblico‑privato grazie al coinvolgimento dell'Associazione Popolare Crema per il territorio rafforza ulteriormente questa iniziativa. La collaborazione con l'associazione Carla Maria Burri e con l'Istituto italiano per la civiltà egizia conferma la qualità di un progetto che, siamo certi, porterà risultati significativi e duraturi».

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