L'ANALISI
18 Novembre 2025 - 05:10
CREMA - Uscire allo scoperto, non aver timore di condividere la propria malattia, partecipare a eventi e soprattutto tenersi in movimento. Anche così si combatte il Parkinson e anche così l’associazione La Tartaruga Onlus coinvolge i cremaschi che lottano ogni giorno. Ieri, nella sede di via Edallo, è stato presentato l’appuntamento del 28 novembre 2025, giornata internazionale di sensibilizzazione sul Parkinson.
Grazie al teatro San Domenico e alla collaborazione dell’Asst e della Fondazione Benefattori Cremaschi, dalle 16 La Tartaruga proporrà la proiezione del film ‘Tango della vita’ di Erica Liffredo e Krista Burāne, una dimostrazione di ‘Tango per il Parkinson’, a cura della scuola RiabiliTango, che attraverso la danza favorisce equilibrio. Infine un momento conviviale con la partecipazione di coloro che si occupano della malattia nel territorio cremasco. Un’area dove l’età media in cui il Parkinson si manifesta è intorno ai 58-60 anni, con un’incidenza di 14,6 casi per mille residenti tra le donne e 17,4 gli uomini. L’iniziativa di sabato 28 sarà gratuita e patrocinata dalla Fondazione Limpe.
«L’obiettivo è sensibilizzare la comunità cremasca su una patologia ancora poco conosciuta, promuovendo la conoscenza dei sintomi precoci e l’importanza di interventi e attività che possano rallentarne il decorso — ha sottolineato Marco Bartolomeo Mantegazza, presidente de La Tartaruga —: daremo la possibilità di scoprire come il movimento, la musica e le relazioni possano diventare parte integrante del percorso di cura e di vita delle persone con Parkinson». Concetto ripreso dal direttore generale della Benefattori Annalisa Mazzoleni: «Fare rete è decisivo, quest’anno con una sfumatura diversa, aperta alla città attraverso la proiezione del film». Con lei il direttore sanitario di Fbc Luigi Enterri. Al tavolo anche Alberto Matelloni, del consiglio della Tartaruga, e Luigi Caputi, primario di Neurologia del Maggiore: «Oltre ai farmaci anche il movimento è una terapia — ha ribadito il medico — e poi dobbiamo invitare il paziente ad aprirsi». Caputi ha annunciato che, nell’ottica di agevolare i pazienti e i parenti degli stessi, si sta predisponendo il servizio di televisita.
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