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La spesa che non pesa: 200 famiglie potranno ancora contare sull’emporio solidale

Un nuovo contributo comunale permetterà di proseguire l’iniziativa nata durante la pandemia, che oggi sostiene nuclei fragili grazie al lavoro dei volontari e alla rete di donazioni alimentari

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

02 Novembre 2025 - 14:43

La spesa che non pesa: 200 famiglie potranno ancora contare sull’emporio solidale

(foto IA)

CREMA - Ogni settimana l’emporio solidale targato Arci di Ombriano garantisce acquisti alimentari gratis a circa 200 famiglie bisognose della città e del territorio.

Un progetto iniziato come spontanea iniziativa solidale in epoca Covid, quando i volontari-soci di Arci andavano a domicilio a consegnare la spesa soprattutto ad anziani soli e persone svantaggiate, che ha poi preso forma e corpo negli anni, con la creazione di un vero e proprio emporio all’interno del circolo di via Rampazzini, dove appunto chi ne ha diritto si può recare una volta la settimana per i propri acquisti di beni di prima necessità.

Consapevole dell’importanza di continuare a garantire questa iniziativa, la giunta ha stanziato 5.000 euro per la prosecuzione per un altro anno. In questo modo le famiglie economicamente fragili potranno continuare a contare su questo sostegno.

L’emporio funziona grazie all’utilizzo di una tessera che, come un bancomat, serve per pagare. Solo che è a punti e non comporta esborsi economici. Ogni prodotto dell’emporio solidale infatti non è prezzato: il suo valore è appunto in punti. Sono principalmente alimenti a lunga conservazione, ma c’è anche un frigorifero per i freschi. In cassa un sistema elettronico scala dalla tessera l’equivalente di quanto ritirato.

Come viene rifornito l’emporio? Grazie alla collaborazione con il Banco alimentare, oltre a donazioni di supermercati e negozi. Il progetto è sostenuto anche da Fondazione comunitaria della provincia di Cremona.

Lo stato di bisogno di chi ha diritto alla spesa gratis viene ovviamente certificato dai Servizi sociali del Comune di residenza e da Comunità sociale cremasca. A coordinare l’organizzazione è Althea Lucini Paioni.

Una quindicina i volontari che si occupano anche delle consegne dei pacchi alimentari a chi non riesce a raggiungere l’emporio per la spesa settimanale. Si spostano in tutto il Cremasco tra Castelleone e Spino d’Adda. E negli anni c’è stato chi, anche come forma di gratitudine per l’aiuto ricevuto, una volta uscito dal momento di difficoltà economica, ha scelto di restare in contatto con il circolo e l’emporio diventando a sua volta volontario.

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