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IL LUTTO

L'ultimo saluto a don Benedetto Tommaseo, per trent’anni guida spirituale di Palazzo Pignano

Pieve gremita per i funerali dell’ex parroco, ricordato per il suo impegno pastorale, le missioni in Kenya e la dedizione alla comunità. La salma sarà tumulata a Rovereto, suo paese natale

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

31 Ottobre 2025 - 16:02

L'ultimo saluto a don Benedetto Tommaseo, per trent’anni guida spirituale di Palazzo Pignano

PALAZZO PIGNANO - Una pieve di San Martino gremita come non si era mai vista ha accolto l’ultimo saluto a don Benedetto Tommaseo, per trent’anni parroco di Palazzo Pignano. Il sacerdote, scomparso mercoledì mattina a 80 anni, era malato da tempo: anche per questo, nel 2021, il vescovo Daniele Gianotti lo aveva destinato a Casaletto Ceredano, come cappellano, il paese dove era cresciuto.

Ordinato nel 1969, don Benedetto aveva percorso un lungo cammino sacerdotale: insegnante alla scuola Dante Alighieri di Crema, vicerettore del seminario, assistente ecclesiastico degli scout, responsabile della casa Alpini di Moena. Tra il 1986 e il 1990 aveva svolto la sua missione in Kenya, inviato dal cardinale cremasco Marco Cè in rappresentanza della diocesi di Venezia.

Dal 1991, il suo arrivo a Palazzo Pignano aveva segnato la nascita di una comunità coesa di fedeli, molti dei quali oggi erano presenti, insieme al sindaco Giuseppe Dossena e al primo cittadino di Pandino Piergiacomo Bonaventi.

A celebrare le esequie è stato il vescovo Gianotti, affiancato da numerosi sacerdoti della diocesi. Tanti hanno seguito la funzione in piedi, altri all’esterno, grazie al sistema di amplificazione.

funerali

«La nostra riconoscenza va a don Benedetto, e al lutto dell’intera diocesi si unisce anche monsignor Franco Manenti, vescovo di Senigallia, che mi ha pregato di portare il suo cordoglio» ha ricordato il presule durante l’omelia.

Il legame di don Tommaseo con Palazzo Pignano si è espresso in molte forme, non solo pastorali. È stato promotore di importanti restauri della pieve, tra cui il rifacimento della pavimentazione, avviato pochi mesi prima del suo trasferimento. Forte anche il suo interesse per l’area archeologica e per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale.

Al termine del funerale, la salma è stata trasferita a Rovereto, frazione di Credera, dove don Benedetto era nato e dove riposerà nel piccolo cimitero.

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