L'ANALISI
01 Novembre 2025 - 05:25
Infiltrazioni negli spogliatoi e nel riquadro Graziano Fumarola
CREMA - È tornato in funzione soltanto un anno e mezzo fa, esattamente il 4 aprile 2024, dopo il taglio del nastro avvenuto il 27 dicembre 2023. Ma è già bisognoso di manutenzioni. E non di poco conto. Si tratta del velodromo Pierino Baffi, che il Comune ha ristrutturato grazie a un finanziamento a fondo perduto di un milione 832mila euro, ottenuto attraverso il bando statale Sport & Periferie.
«Ci sono già parecchie cose che non vanno — spiega Graziano Fumarola, presidente della Nuova società pista Crema, che ha in gestione l’impianto in virtù di una convenzione stipulata con il Comune —: sono state segnalate da tempo agli uffici preposti».

L’elenco dei problemi è tutt’altro che breve: «In due punti della pista si sono già sollevate due ‘gobbette’ e quando quest’estate ci sono state le gare, i giudici lo hanno subito fatto notare. In aggiunta, si sono aperte delle crepe in più punti. Il cemento della zona di accesso all’anello si è già sgretolato. Anche la balaustra in legno che circonda la parte alta dell’anello è danneggiata dalle intemperie, come era prevedibile, essendo stato scelto un materiale che soffre il sole, ma anche l’acqua e il gelo». Ma non è ancora tutto.
«Negli spogliatoi si verificano tuttora infiltrazioni di acqua — aggiunge lo stesso Fumarola —: si è già formata la muffa sulle pareti, come prima della ristrutturazione. Infine, i pozzetti attorno alla pista, dove passano i cavi elettrici, si riempiono di acqua. Andrebbero fatte delle contestazioni alla ditta che ha eseguito l’intervento».
Le disfunzioni del velodromo cittadino — come detto — sono state segnalate agli uffici del Comune, proprietario dell’impianto intitolato a Baffi e situato in via IV Novembre. Nel cahier de doléances si aggiungono altri problemi, non di poco conto. Nelle giornate di pioggia, il sottopasso che viene utilizzato per accedere al campetto da calcio interno all’anello e per evitare di passare sulla pista con il rischio di rovinarla si riempie anche di venti centimetri di acqua.
A proposito di pista, in un punto sono visibili i segni di una sgommata che, oltre ad aver lasciato il nero dei pneumatici, ha tolto la resina. Si presume che ciò sia accaduto durante i lavori di sistemazione del campo da calcio.
Tornando negli spogliatoi, la pendenza della zona delle docce non è stata fatta nel senso corretto e l’acqua si distribuisce per i bagni. Infine, la Società Pista ha fatto ristrutturare nei mesi scorsi l’immagine in bronzo raffigurante Pierino Baffi, collocata nel viale d’ingresso dell’impianto sportivo. Ebbene, la stele in marmo che la sorregge pende in avanti e rischia di cadere.
Morale, dopo essere stato utilizzato per appena due stagioni dalla costosa ristrutturazione, il velodromo Baffi necessita già di altri lavori. Che richiederanno altri soldi.
DELLA FRERA: «CONOSCIAMO LA SITUAZIONE»


Il consigliere comunale con delega allo Sport, Walter Della Frera (nella foto), che molto si era battuto per ristrutturare il velodromo, si è detto al corrente della situazione in cui versa l’impianto dopo sole due stagioni di utilizzo.
«Sulla pista — spiega — ci sono da sempre due zone sulle curve, dove si formano un paio di leggere gobbettine. È già stata interpellata la ditta che ha eseguito la posa della resina. Per quanto riguarda la muffa già presente negli spogliatoi, purtroppo i lavori non sono stati fatti a regola d’arte».
In merito al resto, Della Frera aggiunge: «La balaustra in legno ha bisogno di continue manutenzioni, per evitare che l’acqua la rovini. Metterla in plexiglass sarebbe stato preferibile, ma ci è stato detto che costava troppo. Per quanto riguarda l’acqua che entra nei pozzetti dei cavi elettrici, abbiamo già disposto un intervento, mentre è stata sistemata l’illuminazione del campo da calcio».
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