L'ANALISI
I 150 ANNI DELLE POSTE
31 Ottobre 2025 - 05:15
 
												Angelo De Filippo, 35 anni, direttore dello sportello di Castelvisconti, in 8 anni è passato da portalettere a direttore
CREMONA - La testimonianza della capillare presenza delle Poste in un territorio frammentato come quello cremonese, caratterizzato da oltre cento piccoli Comuni per i quali l’ufficio è ancora un punto di riferimento, un servizio quasi indispensabile: 120 sportelli e 62 postamat sono in funzione in provincia. Tra le sedi mei micro comuni c’è quella di Castelvisconti dove lavora il 35enne Angelo De Filippo. Una carriera lampo. In otto anni (era il 2017 quanto è stato assunto) da portelettere è diventato direttore.
«I nostri clienti percepiscono il risparmio postale, in tutte le sue declinazioni, dai buoni ai libretti, come un investimento sicuro – racconta De Filippo –: si tratta di prodotti di risparmio tradizionali, dei nonni e dei genitori, che però si sono evoluti anche grazie alla digitalizzazione che ha portato tanti giovani a sceglierli. L’età media di chi li sceglie, infatti, si sta abbassando. Poter accedere online velocemente permette di gestire gli investimenti in modo semplice e autonomo. Il supporto digitale è importante ma molti clienti vengono anche in ufficio per chiedere informazioni e consigli di investimento perché si fidano e si sentono rassicurati».
A Cappella dè Picenardi, a guidare lo sportello c’è Elisabetta Antonioli , 51enne, in poste dal 2003. Anche lei ha iniziato come portalettere, sette anni dopo la promozione a sportellista, dal 2016 dirige l’ufficio. «I nostri clienti scelgono i prodotti di risparmio postale perché sono affidabili e sicuri e danno tranquillità perché offerti da Poste – commenta –: appartengono a varie fasce di età. I giovani prediligono i buoni perché possono, tramite l’app, fare operazioni, controllare il capitale e disinvestire in modo facile e veloce, una parte dell’importo per eventuali necessità».
«L’app è facile ed intuitiva e permette di fare operazioni in qualsiasi momento. Spesso sono i nonni o i genitori che aprono la strada a figli e nipoti che continuano poi una tradizione di famiglia. I buoni per i minori vengono spesso scelti da genitori e nonni come regalo in occasioni speciali e i giovani maggiorenni spesso investono nuovamente il capitale in altri prodotti di risparmio postale. Ci conoscono si fidano fidano e vengono in posta a chiedere consigli di investimento. Sono contenta quando posso dare informazioni utili e aiutarli nelle scelte più adatte alle loro necessità».
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