L'ANALISI
RIVOLTA D'ADDA
25 Ottobre 2025 - 09:39
Uno dei laboratori promossi dall'associazione Camminiamo insieme
RIVOLTA D'ADDA - Camminiamo insieme e il Comune alleati per l’iniziativa Viviamo insieme: un appartamento in via Galilei per persone con disabilità, in grado di ospitare al massimo cinque inquilini, in modo che possano sperimentare la vita autonoma. La giunta guidata dal vicesindaco Marianna Patrini (nella foto sotto) ha dato l’ok al rinnovo del progetto presentato dal presidente dell’associazione Angelo Gino Manfredi. «Riconosciamo la valenza sociale innovativa e il carattere sperimentale — sottolineano dall’amministrazione comunale —: la durata sarà di tre anni a partire da oggi e potrà essere rinnovata alla scadenza a seguito di ulteriore richiesta da parte del gestore».


La centralità della persona e il riconoscimento della sua individualità: questi sono i fondamenti del progetto di vita ideato da Camminiamo insieme. L’appartamento a disposizione è comunale, così come la sede dell’associazione, che si trova a fianco. «I principi ispiratori che hanno portato l’associazione a scegliere di fornire un nuovo servizio residenziale sono farsi carico della persona e dei bisogni di cui è portatrice, favorire la crescita individuale, garantire un progetto di accoglienza e autonomia, esercitare il diritto di cittadinanza attiva — si legge nel progetto —: la finalità di Viviamo insieme è quella di favorire un’esperienza di vita autonoma e di emancipazione familiare all’interno di un progetto di convivenza con altre persone che abbiano maturato lo stesso desiderio».
L’appartamento non ha barriere architettoniche, ha un ingresso dalla strada che immette in un giardino, attraversato il quale si entra nell’abitazione. Misura 114 metri quadrati ed è composto da due camere da letto (due e tre posti), due bagni adatti alle persone in carrozzina, un soggiorno con angolo cottura e divano-letto. Il giardino è in comune con il Centro socioeducativo di Camminiamo insieme. C’è quindi un diretto collegamento con tutte le altre attività che l’associazione mette in campo. C’è un coordinatore, Francesco Castelli, e gli ospiti sono affiancati da operatori che si occupano della loro vita quotidiana: dal risveglio alla cura dell’igiene personale, dal riordino dei locali ai pasti, dalla gestione della casa all’assistenza notturna. «Le esperienze di autonomia sono aperte all’accoglienza di persone disabili di ambo i sessi, a partire dai 18 anni — chiariscono dall’associazione —: gli inserimenti avvengono con gradualità nel rispetto dei tempi degli ospiti e delle loro famiglie, calibrando le esperienze con un programma personalizzato concordato su vari livelli. Quello educativo, presente in ogni aspetto della vita all’interno della residenza. Poi l’assistenza, che riguarda la cura complessiva della persona, il suo sostegno e, se necessario, l’accompagnamento nelle azioni quotidiane di cura di sé che l’ospite non sia in grado di svolgere in autonomia. Per il tempo libero, le uscite sul territorio, le relazioni personali per incrementare la rete sociale».
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