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SONCINO. IL LUTTO

Il borgo piange Pozzi, storico volto del Comune e anima dell’Avis

Si è spento a 80 anni, per decenni custode e punto di riferimento del municipio soncinese. Figura amatissima anche nel mondo del volontariato, lascia un vuoto profondo nella comunità

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

14 Ottobre 2025 - 18:34

Il borgo piange Pozzi, storico volto del Comune e anima dell’Avis

SONCINO - Un’annata, quella 2025, che poteva difficilmente dirsi più nera per il borgo medievale. Si è spento a ottant’anni, dopo aver lottato contro la malattia, Alessandro Pozzi. Sandro, per tutti in paese. Anima vera del municipio, per decenni è stato il custode e il responsabile dell’accoglienza. Insomma: «andare in Comune» significava, di fatto, andare da Sandro. Poi al massimo a trovare tutti gli altri. Profondo il lutto in tutta la comunità. «Esprimiamo grande cordoglio e ci stringiamo in un abbraccio sincero alla famiglia», è il messaggio congiunto della fascia tricolore Gabriele Gallina coi predecessori Francesco Pedretti e Felice Arco.

Un punto di riferimento in piazza Garibaldi, l’abbiam detto, lo era di certo. Ma è nulla in confronto al ruolo indispensabile che ha rivestito nel mondo solidale, in quello avisino soprattutto. Più che un donatore, cosa che era comunque, Sandro è stato un motivatore: i prelievi (quando ancora si poteva sotto la supervisione del «dottore») oltre a farseli fare li faceva anche. Le lettere di convocazione? Prima del Millennio digitale non arrivavano certo per mail. Le portava tutte, e a mano, casa per casa. Storie d’altri tempi che restano impresse nella mente: come le salamelle che immancabilmente grigliava al Fagiolo, il panettone col vin brulè che regalava in piazza e la lista potrebbe continuare per pagine e pagine.

Il funerale domani pomeriggio, in Pieve, alle due e mezza del pomeriggio.

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