L'ANALISI
13 Ottobre 2025 - 19:02
CREMA - Il diabete, come curarlo e prevenirlo, gli aspetti psicologici della malattia e l’impatto sulla quotidianità dei pazienti. Questi temi al centro dell’attenzione del convegno promosso nei giorni scorsi in sala Polenghi dall’Asst Crema con il patrocinio dell’associazione Donne Medico guidata da Antonia Carlino. Tra le relatrici Silvia Cecilia Severgnini, responsabile del centro diabetologico del nosocomio. Poi Cinzia Sacchelli, che guida il servizio di psicologia dell’Asst e Cristina Foglio psicologa e psicoterapeuta dell’Asst.
Al centro dell’attenzione il collegamento tra l’obesità e il diabete mellito di tipo 2: sovente infatti il peso eccessivo è la principale causa della patologia, tanto che l’Organizzazione mondiale della Sanità ha coniato un termine per descrivere questa allarmante connessione: ‘diabesità’. Il convegno, seguito da diversi operatori sanitari, ha puntato ad offrire loro l’opportunità di migliorare l’approccio con i pazienti, aumentare l’aderenza alle terapie alle condizioni del singolo, integrare innovazioni farmacologiche, tecnologiche e educative nella gestione quotidiana di diabete e obesità.
«Oggi più che mai – ha sottolineato Severgnini – è necessario un cambio di paradigma: non possiamo più trattare diabete e obesità come due entità separate. La diabesità è una condizione complessa che richiede un approccio integrato, personalizzato e multidisciplinare. Il convegno è nato con l’intento di creare uno spazio di dialogo concreto tra professionisti per condividere buone pratiche e strumenti innovativi che ci aiutino a supportare i pazienti nel loro percorso terapeutico».
Durante il convegno sono stati approfonditi diversi temi cruciali per la pratica clinica quotidiana, tra cui il miglioramento dell’engagement e della partecipazione attiva dei pazienti alla cura, l’aumento dell’aderenza terapeutica attraverso percorsi personalizzati e motivazionali e l’integrazione di nuove terapie farmacologiche, strumenti tecnologici e approcci educativi.
Al termine, la stessa Severgnini ha tracciato un bilancio: «Il congresso – ha evidenziato – ha rappresentato un momento di confronto tra discipline e ruoli diversi, uniti dall’obiettivo comune di migliorare la qualità di vita delle persone con diabete e obesità. Solo lavorando insieme possiamo promuovere un reale cambiamento culturale e clinico, capace di restituire centralità alla persona, non solo alla patologia».
E oggi, nell’ambito del mese della prevenzione al femminile, l’ottobre rosa, spazio a una mattinata dedicata alla prevenzione oncologica femminile. Dalle 9 alle 12.30 alla Casa di comunità di via Gramsci 13, consulenza gratuite con i professionisti del consultorio familiare e vaccinazioni, informazioni e verifica sulla posizione di screening con Ats Val Padana, distribuzione di materiale e consigli utili sulla prevenzione. L’occasione per parlare con personale qualificato di temi importanti per la salute della donna e per verificare la propria posizione di screening ovvero sapere da quanto tempo non si effettuano determinati esami.
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