L'ANALISI
30 Settembre 2025 - 17:50
CREMA - Dopo un lungo periodo di stallo, arriva la vera svolta per l’ecomostro di via Indipendenza, situato nel quartiere San Carlo. Il tribunale di Cremona ha infatti deciso che l’immobile mai terminato andrà all’asta. La data stabilita è quella del 14 novembre. Il prezzo fissato a base d’asta è di 579.750 euro, secondo la stima dell’attuale valore di mercato. L’edificio si compone di quattro piani fuori terra e di uno interrato, per un totale di 3.581 metri quadrati.
Il fabbricato, secondo la destinazione d’uso originaria, è commerciale e per servizi e attività d’interesse pubblico. La messa all’asta ha come obiettivo il recupero di almeno parte del credito deteriorato vantato dalla Banca di Piacenza nei confronti del precedente proprietario e non dell’attuale, che è la Gerundo Center Srl. Tra l’istituto di credito e quest’ultima, tuttavia, c’è in corso una causa civile, che proseguirà indipendentemente dall’esito dell’asta. La Gerundo Center ha intentato la causa nei confronti della banca per presunte inadempienze contrattuali.
In sostanza, secondo la società, l’istituto di credito emiliano avrebbe sottoscritto un contratto per finanziare il recupero dell’immobile, senza però poi mantenere quanto concordato. Il tribunale dirà chi ha ragione. La Banca di Piacenza aveva chiesto a suo tempo al giudice una sospensiva di due anni e avrebbe voluto un’ulteriore proroga, che invece è stata negata.
«Mi risulta che ci sia un interesse su questo immobile mai terminato – afferma Antonio Denti, rappresentante della Gerundo Center – che potrebbe finalmente portare a una soluzione. L’ultima verifica strutturale era stata fatta nel 2019 e aveva dato esito positivo. A distanza di altri sei anni occorrerà verificare nuovamente le condizioni di quanto già era stato edificato».
La realizzazione di quello che in città è ormai noto come l’ecomostro di via Indipendenza era iniziata nel 2005, esattamente vent’anni fa. In origine avrebbe dovuto ospitare la nuova caserma della polizia di Stato, poi si era pensato a un asilo, infine c'è stato il tentativo di recuperarlo come edificio con destinazione commerciale-direzionale. L'ultimo tentativo di riqualificazione è naufragato tre anni fa, dopo che non è andato a buon fine l’accordo di finanziamento che la Gerundo Center Srl aveva preso con la Banca di Piacenza.
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