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CREMA. IL CONCERTO

Le note dell’organo celebrano l’arte artigiana e la grande musica d’autore

Al Manenti applausi a Molaschi e Zuvadelli nella serata del fuorisalone di Cremona Musica. Iniziativa firmata Libera Artigiani, il presidente Bressanelli: «Cremaschi laboriosi e geniali»

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

28 Settembre 2025 - 08:15

L’organo a quattro mani incanta il pubblico con le melodie immortali dell’opera

Renato Marangoni, Marco Bressanelli, Marco Molaschi, Francesco Zuvadelli e Roberto Biloni

CREMA - Anche quest’anno, in occasione di Cremona Musica International Exhibitions, la Libera associazione artigiani cremaschi, col sostegno di Camera di commercio e CremonaFiere, ha offerto uno spettacolo gratuito nell’auditorium Bruno Manenti. La proposta ha avuto per titolo “L’organo va all’opera”. Sono state eseguite celebri pagine d’autore per organo a quattro mani dai maestri Marco Molaschi e Francesco Zuvadelli.

Il programma di sala ha previsto brani di:

  • Georg Friedrich Händel
  • Wolfgang Amadesus Mozart
  • Padre Davide da Bergamo
  • Charles Gounod
  • Georges Bizet
  • Petr Ilic Tchaikovsky
  • Pietro Mascagni
  • Carl Orff
  • Gioachino Rossini

A introdurre la serata è stato Renato Marangoni, segretario della Libera artigiani: «Nell’intento di valorizzare le eccellenze del territorio, la nostra associazione ha promosso l’arte organaria a Cremona Musica. Abbiamo organizzato due fuori salone, uno all’istituto musicale Folcioni e questo concerto».

pubblico

La parola è poi passata al presidente Marco Bressanelli: «Crema è stato uno dei centri dove si è sviluppata la produzione degli organi a canne. I cremaschi sono geniali e laboriosi, ma sono soprattutto appassionati di quello che fanno. In città si è radicata quest’arte artigiana, con uomini formati che producevano macchine fantastiche. Quella dell’auditorium Manenti ha mille canne. In via Castello c’era una fabbrica con 100 operai che hanno costruito più di mille organi che oggi si trovano in tutto il mondo. Noi abbiamo un obbligo morale di tramandare quest’arte e dobbiamo portare i nostri giovani in bottega per non rischiare di perdere questa tradizione. È fondamentale non saltare una generazione. Abbiamo bisogno di nuove leve».

Tra gli ospiti della serata:

  • Il sindaco Fabio Bergamaschi
  • Il presidente della Fiera di Cremona Roberto Biloni
  • Il presidente dell’Area omogenea cremasca Gianni Rossoni
  • Il consigliere regionale Riccardo Viìtari

Nel suo saluto, Bergamaschi ha così commentato: «I momenti culturali aiutano ad appassionarsi all’organo. I corsi Ifts e Its sono organizzati proprio sul tema dell’arte organaria, per tramandare un lavoro nobile e una tradizione importante».

La chiusura degli interventi è stata di Biloni: «La collaborazione tra istituzioni è facile quando si riescono a trovare obiettivi comuni in cui si crede. Le Fiere, che attirano espositori e visitatori da tutto il mondo, servono per mettere insieme domanda e offerta e per far crescere l’economia del territorio. Violino e organo sono due eccellenze e la sinergia tra territori ci darà forza».

A seguire, il maestro Zuvadelli ha presentato il programma di sala al folto pubblico. Poi, è stata la volta delle tastiere e delle canne parlare il linguaggio universale della musica.

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