L'ANALISI
25 Settembre 2025 - 11:17
ROMANENGO - I carabinieri di Romanengo hanno denunciato per truffa un uomo di 41 anni, residente nella provincia di Catania e pregiudicato, e sono riusciti a far riavere alla vittima i 35mila euro che aveva inviato al presunto truffatore tramite bonifico.
I militari, lo scorso giugno, dopo aver ricevuto la denuncia del raggiro da parte di una donna della zona, avevano avviato una serie di accertamenti che li ha portati a bloccare la transazione, con la restituzione della somma di denaro alla vittima, e a identificare il presunto autore della truffa commessa tramite web.
La donna aveva riferito che il giorno prima della denuncia aveva ricevuto sul telefono un messaggio da un mittente che sembrava essere una nota società di pagamenti digitali, con il quale era stata invitata a contattare il servizio clienti per uno strano pagamento di oltre 1.500 euro. Poi era stata contattata da un presunto operatore della stessa società che la informava, falsamente, che il suo conto e la sua banca erano sotto indagine da parte di un presunto ufficio antifrode e che sarebbe stata contattata anche dai carabinieri. E subito dopo, dei finti carabinieri, con un numero clonato, l’avevano chiamata dicendole che la banca e il suo conto erano sotto investigazione e che doveva trasferire i suoi averi in un conto sicuro.
Infine, era stata contattata anche da un presunto appartenente alla Polizia postale il quale l’aveva convinta che, per trasferire i soldi in un conto sicuro, doveva effettuare immediatamente un bonifico su un conto di cui le ha fornito l’Iban. La vittima, spaventata, si era recata subito in banca e aveva effettuato un bonifico da 35mila euro sul conto indicato. Poi l’interlocutore le aveva anche detto di recarsi presso i carabinieri di Cremona a denunciare la sua banca per frode e, in caserma a Cremona, aveva scoperto di essere stata vittima di una truffa. A quel punto, era andata in caserma a Romanengo a denunciare il fatto.
I militari hanno avviato le indagini immediatamente, contattando subito il vero ufficio antifrode della banca in questione che, ricevuta la richiesta dei carabinieri e accertando che il bonifico era in effetti oggetto di truffa perché riportava una causale inverosimile per una cifra così alta, ha bloccato il bonifico restituendo il denaro sul conto corrente della vittima. Le indagini sono proseguite, verificando chi fosse l’intestatario del conto corrente che avrebbe beneficiato della transazione effettuata dalla vittima, permettendo di svelare l’identità della persona che avrebbe ricevuto il denaro sul suo conto, ovvero il 41enne, che è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.
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