L'ANALISI
RIPALTA CREMASCA
15 Settembre 2025 - 05:15
Attilio Uggé al taglio della torta e a fianco con autorità e associazioni
RIPALTA CREMASCA - Di auguri gliene hanno fatti tanti, perché quando uno raggiunge il traguardo dei 100 anni è giusto festeggiarlo ancora con maggiore partecipazione. Tra i tanti ricevuti dal partigiano Attilio Uggé, però, ce n’è stato uno che lo ha fatto commuovere e non poteva essere altrimenti. A formularglieli, attraverso un telegramma, è stato nientemeno che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
«In occasione del suo centesimo compleanno — si legge nel testo — il presidente della Repubblica Sergio Mattarella le invia i migliori auguri ai quali volentieri aggiungo i miei personali. Mi è inoltre gradito far giungere a chi le è vicino in questa lieta circostanza i miei saluti più cordiali». La firma è di Simone Guerrini, direttore dell’ufficio di segreteria del presidente.
Il messaggio augurale è stato letto ieri mattina nel corso della messa celebrata in occasione del compleanno di Attilio, alla quale ha fatto seguito un pranzo in oratorio. Insieme ai familiari e agli amici del festeggiato, c’era anche l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Aries Bonazza, che ha portato un omaggio.
Chi passa dalla frazione di San Michele può notare Attilio quasi ogni giorno con indosso il giubbetto arancio catarifrangente, mentre osserva i lavori in corso al cantiere della nuova caserma dei vigili del fuoco.
«Nato a San Michele — ha affermato il sindaco raccontando la storia centenaria — Attilio ha vissuto una vita segnata da sacrifici, coraggio e senso del dovere. Ultimo di quattro figli, ha iniziato a lavorare giovanissimo all’acciaieria Ferriera di Crema. Durante la seconda guerra mondiale, è stato precettato e arruolato nella divisione alpina Monterosa. Dopo un duro addestramento in Germania, è stato inviato in Liguria e successivamente sul fronte francese. In quel contesto, Attilio ha deciso di disertare e di unirsi ai partigiani, dimostrando un profondo spirito di libertà e di amore per la patria. Catturato dai fascisti, è stato condannato a 24 anni di carcere per diserzione. Nonostante la fine della guerra, è rimasto internato in un campo a Coltano fino all’ottobre del 1945, quando ha potuto ritornare in paese».
La sua vicenda giudiziaria lo ha costretto a ripetere il servizio militare per altri 17 mesi.
«Attilio — ha concluso il sindaco — rappresenta un esempio vivente di resilienza, dignità e amore per l’Italia. La sua è stata una vita straordinaria al servizio della comunità e dei valori democratici».
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