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TAGLIO DEL NASTRO

A Dovera la casa dei baby

Inaugurato il polo dell’infanzia in grado di accogliere 70 bambini tra nido e materna. Nel giardino sul retro allestito uno spazio per gli animali con un palo per le cicogne

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

13 Settembre 2025 - 19:19

A Dovera la casa dei baby

DOVERA - Mezzo paese si è radunato oggi per l’inaugurazione del polo dell’infanzia 0-6 anni, aperto già da lunedì e in grado di ospitare oltre 70 bambini, suddivisi tra nido (25) e materna.

Un pomeriggio di festa aperto dal saluto del vescovo Maurizio Malvestiti, che ha poi dovuto lasciare la cerimonia, e dall’intervento del sindaco Mirko Signoroni. Con lui l’assessora Emilia Visigalli. Numerosi gli ospiti istituzionali, compresi i sindaci del Cremasco e i consiglieri regionali. Poi il dirigente scolastico del comprensivo Chiesa Enrico Fasoli. Emozione per le insegnanti e per i bimbi stessi.

Il plesso è stato costruito grazie ai 3,3 milioni di euro del Pnrr e a 300mila euro usciti dalle casse comunali. Si trova in via Europa a pochi passi dal complesso che già ospita media e elementari e dagli impianti sportivi. Il tutto collegato con il paese da una nuova ciclo pedonale.

«Nel giardino sul retro abbiamo anche allestito uno spazio per gli animali e un benaugurante palo per le cicogne che sia di buon auspicio per le giovani coppie del paese» ha ricordato Signoroni. Insomma adesso che Dovera al nido/scuola dell’infanzia più bello e funzionale del Cremasco, bisogna riempirlo di bimbi.

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Il cantiere era cominciato oltre un anno fa, in estate gli ultimi lavori edili, e la corsa contro il tempo per essere pronti per l’avvio dell’anno scolastico, il tutto con un costante confronto anche con l’istituto comprensivo. L’edificio su un piano unico ospita due spazi dedicati, il primo per i bimbi fino ai tre anni, l’altro per la fascia successiva, quella sino ai sei anni.

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«Servizi, risorse, esperienze saranno comunque in continuità e condivisione» ha evidenziato Fasoli. Il polo dell’infanzia è stato intitolato a Gianfranco Zavalloni. Una scelta a cui avevano contribuito anche i genitori dei bambini, tramite un sondaggio proposto a inizio estate all’istituto comprensivo.

Zavalloni è stato maestro alla scuola dell’infanzia, poi in primaria e quindi preside: è noto soprattutto per il libro ‘La pedagogia della lumaca’, che racchiude il suo pensiero pedagogico, e per il Manifesto dei diritti naturali di bimbi e bimbe del 1994

La scuola dell’infanzia è statale. La gestione del nido, invece, è in capo ad una cooperativa.

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