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Svelata la targa per Camillo Lucchi: «Il suo nome scolpito nella storia»

L’iscrizione riporta il nome e cognome e le date di nascita e di morte del medico, cattolico e politico scomparso nel 2014 a 92 anni

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

06 Settembre 2025 - 14:54

Svelata la targa per Camillo Lucchi: «Il suo nome scolpito nella storia»

Il sindaco Fabio Bergamaschi scopre la lapide su cui è stato inciso il nome di Camillo Lucchi al famedio del cimitero

CREMA - «Un medico, un cattolico e un politico che ha fatto della dedizione verso il prossimo la sua ragione di vita, portando avanti il suo impegno lavorativo e amministrativo in parallelo». Così stamattina Antonio Agazzi, ex presidente del consiglio comunale e per 30 anni in aula degli Ostaggi, ha ricordato la figura di Camillo Lucchi, il cui nome è stato inserito tra i «grandi» della storia cittadina, tramite l’iscrizione al famedio del cimitero Maggiore. Lucchi era scomparso nel 2014 a 92 anni.

i partecipanti alla cerimonia tra i quali la vedova Carla Campari Lucchi

La richiesta di ricordarlo ufficialmente era stata inoltrata in Comune lo scorso maggio da parte dello stesso Agazzi. L’iscrizione riporta il nome e cognome e le date di nascita e di morte di Camillo Lucchi. Il sindaco Fabio Bergamaschi, presente oggi alla breve cerimonia, e gli altri amministratori l’hanno accolta. Lucchi, a cui è dedicata la Residenza Sanitaria Assistenziale di via Zurla della Fondazione Benefattori Cremaschi, era stato un membro di primo piano della Dc cremasca.

Medico di professione, si era sempre impegnato nella comunità parrocchiale e diocesana, poi nell’Azione Cattolica, fino al passaggio alla politica attiva. Nella Dc locale aveva ricoperto diversi ruoli di responsabilità, come segretario, consigliere comunale e capogruppo. Da non dimenticare poi l’esperienza in Regione, prima come consigliere e poi come vicepresidente. Tra gli altri incarichi, la vicepresidenza dell’allora Ussl 53 e la presidenza degli istituti di ricovero. Una fase in cui seppe guardare al futuro, ristrutturando le sedi della Fbc di via Kennedy e via Zurla – quest’ultima oggi è dedicata a lui – e lasciando istituzioni solide e pronte ad affrontare le sfide dei tempi moderni.

Il breve intervento di Antonio Agazzi

Un percorso ricordato stamattina da Agazzi. «Camillo ha sempre messo al centro l’attenzione al bene comune in tutti gli ambiti in cui è stato protagonista» ha aggiunto l’ex presidente del consiglio comunale. Poi l’intervento di Gianluigi Bernardi, anch’egli medico – oggi è in pensione – oltre che ex sindaco di Sergnano. Ha ricordato come Lucchi sia stato un suo punto di riferimento, specialmente negli anni di inizio carriera. «Gli chiedevo consigli professionali e tecnici, era sempre pronto a darmi una mano». Commossa Carla Campari Lucchi, vedova dell’ex vicepresidente regionale.

«Ringrazio tutti voi per la grande attenzione e riconoscenza che dimostrate nei confronti di Camillo. Ne sarebbe stato molto fiero e orgoglioso, era una persona che aveva fame di amicizia». Bergamaschi ha aggiunto: «Ricordare oggi Camillo Lucchi significa non soltanto onorare la sua memoria, ma riflettere su un modello di cittadino e di amministratore che ha intrecciato la sua vita con la storia della nostra comunità. Per lui vita e politica sono state una cosa sola, senza confini, interamente investiti per Crema e per il Cremasco. La sua testimonianza rimane un esempio per le giovani generazioni. Il suo esempio ci richiama a recuperare quello spirito: la politica come passione civile, come responsabilità verso l’altro, come capacità di costruire futuro insieme. La sua storia non appartiene solo al passato, ma resta un’eredità viva, un invito a guardare avanti con lo stesso senso di dedizione e di comunità che lo animava. Oggi il suo nome entra nel famedio, ma il suo esempio rimane patrimonio della città e ci ricorda che una vita spesa per gli altri è una vita pienamente riuscita».

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