Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMA. L'ALLERTA

Bruco americano: l’‘invasore’ è alle porte

Infestazione senza precedenti nel vicino Lodigiano: i paesi cremaschi preparano le contromosse

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

30 Agosto 2025 - 05:15

Bruco americano: l’‘invasore’ è alle porte

CREMA - Dal Lodigiano, dove, a detta degli esperti locali, è in atto un’invasione senza precedenti, l’insetto potrebbe presto diffondersi al Cremasco, partendo dalle zone di confine. In paesi come Chieve, Dovera, Bagnolo e Monte Cremasco l’allerta è massima. Dopo l’incubo dello scarabeo giapponese Popillia japonica, che tra fine primavera e inizio estate ha devastato giardini, orti e siepi di tutto il territorio, divorando foglie e lasciando la vegetazione spoglia a ingiallita manco fosse novembre, adesso scatta una nuova allerta. La minaccia di questa fine estate si chiama Hyphantria cunea, un lepidottero che, contrariamente alla popillia, è diffuso in Europa da decenni, pur essendo originario del Nord America.

Simili infestazioni si sono verificate anche in passato, ma a quanto sembra quella di quest’anno a Lodi e dintorni sta assumendo proporzioni mai viste. Il lepidottero si diffonde nei periodi di caldo intenso, come quello che ha caratterizzato le settimane centrali del mese. Va a colpire diverse specie arboree. I danni li fanno i bruchi, che poi si trasformano in piccole farfalle bianche delle dimensioni di 1-1,5 centimetri. Le larve vivono a spese delle foglie, che a poco a poco erodono. Stessa cosa per i frutti. È facile accorgersi della presenza dei bruchi. Avvolgono foglie e rami con una fitta tela di fili sericei ben visibili da terra. Di solito l’attacco si concentra sulla parte alta della chioma, ma in caso di gravi infestazioni l’albero viene defogliato per intero. Oltre al danno sulle piante, se l’invasione è nei pressi di abitazioni o edifici pubblici, si assiste a una risalita lungo i muri delle larve, con possibilità della formazione di nidi sotto i tetti in legno.

A Lodi e dintorni questa proliferazione è in pieno svolgimento, tanto che l’assessorato comunale all’Ambiente ha già dato disposizioni per disinfestazioni diffuse. In allerta ci sono dunque le amministrazioni cremasche. Chiunque notasse la presenza dell’insetto nel proprio giardino è invitato a segnalarla immediatamente. Per fortuna, negli ultimi due giorni un aiuto a bloccare questa diffusione potrebbe essere arrivato dal maltempo. La forte pioggia caduta giovedì potrebbe aver rallentato lo sviluppo delle larve che non amano queste condizioni meteo. Se questo insetto infestante dovesse colonizzare anche il Cremasco sarebbe il colpo di grazia per numerose specie arboree, duramente provate dall’assalto della Popillia japonica di inizio estate. Solo a fatica, e molte nemmeno ora, hanno rimesso foglie verdi tornando ad una parvenza di salubrità. Comune e privati si erano mobilitati con interventi di lotta a questi insetti che avevano richiesto spese straordinarie oltre a quelle abitualmente destinate alle manutenzioni del verde.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400