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CREMA. SMART PARKING VERSO L’ADDIO

Telecamere anti ingorgo: l’esperimento è un flop

Cattive notizie dai test in piazza Moro: gli occhi elettronici non dialogano con i pannelli luminosi

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

19 Agosto 2025 - 05:10

Telecamere anti ingorgo: l’esperimento è un flop

CREMA - Quando la tecnologia non viene in soccorso. La parola fine non è ancora stata pronunciata, ma lo smart parking pare destinato a finire in soffitta. Le telecamere anti ingorgo, infatti, non funzionano.

Dopo il fallimento dei sensori che avrebbero dovuto trasmettere informazioni dirette e precise ai tabelloni luminosi, in modo da rendere più facile trovare i parcheggi liberi e mettere fine alle code, anche la sperimentazione delle telecamere pare non funzionare, in quanto le stesse non dialogano con i pannelli luminosi. Prima di essere trasmesso ai display informativi, il segnale necessita di un sistema di lettura, che richiede una rielaborazione. Che non avviene.

Lo scorso mese di gennaio, il Comune aveva annunciato l’addio ai sensori e la svolta per lo smart parking in città. Le telecamere con un software collegato ai pannelli a messaggio variabile avrebbero dovuto risolvere il problema. Le nuove tecnologie sarebbero state collaudate tramite una sperimentazione in piazza Aldo Moro. Sperimentazione che finora non ha dato i risultati sperati.

«Diciamo che l’esperimento non si è ancora concluso – afferma l’assessore alla Mobilità Franco Bordo – ma ancora manca la comunicazione dei dati, vale a dire la trasmissione di ciò che viene rilevato dalle telecamere ai pannelli. C’è una criticità importante per poter effettuare questo passaggio: le telecamere rilevano, ma i pannelli non trasmettono i dati».

Il nuovo esperimento è dunque pronto per essere dichiarato fallito? «Prima di dirlo – prosegue Bordo – aspetto il report, per capire se ci sono delle soluzioni, ma per rendere operativo questo sistema servirebbero investimenti importanti, che non possiamo e non vogliamo permetterci».

Un’alternativa al fatto che il Comune non è disposto a investire altri fondi in questo sistema può essere l’intervento del privato. «Dovrebbero intervenire degli investitori – afferma Bordo – ad esempio il gestore Ica, ma non so se possa essere interessato. Tra l’altro, a fine 2026 scade il contratto con il Comune per la sosta a pagamento. Altrimenti, se lo smart parking non dovesse funzionare, i pannelli sarebbero utilizzati per messaggi di altro tipo».

Con un sistema o con l’altro, con i sensori a terra o con le telecamere, di fatto i pannelli a messaggio variabile, concepiti per indicare agli automobilisti dove trovare posti liberi negli stalli blu evitando quindi code e attese, negli anni non hanno mai funzionato.

La sperimentazione effettuata nei mesi scorsi in piazza Aldo Moro prevedeva l’utilizzo di un sistema di telecamere e software di ultima generazione per il monitoraggio del livello di occupazione degli stalli di sosta e dei flussi di traffico. Un sistema che, oltre alla gestione del parcheggio in centro storico, avrebbe dovuto dare una serie di informazioni utili in merito alla viabilità.

L’esperimento, però, come detto, ad oggi non ha funzionato e l’accanimento sembra al capolinea.

L’anno scorso, prima di abbandonare definitivamente il sistema dei sensori, la Ica, insieme al personale del Comune, aveva messo in campo vari tentativi per la soluzione dei problemi, in particolare sull’attendibilità dei dati trasmessi dai sensori alle piattaforme per i pannelli a messaggio variabile. Erano stati sostituiti quei sensori che davano segnali di errore o non comunicanti, poi era stato riavviato il sistema, cercando di migliorare l’efficacia della comunicazione tramite l’installazione di ulteriori trasmettitori e ricevitori di dati. Ma i tentativi effettuati non hanno dato l’esito sperato, con una percentuale accettabile di errore, certificando il mancato funzionamento.

Non avendo garanzia sull’affidabilità del sistema, il Comune è passato oltre. Ma anche il secondo esperimento attende solo la certificazione di fallimento.

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