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CREMA. LO SCONTRO A SINISTRA

«Uscito dal direttivo Pd perché è un’oligarchia»

Zacchetti attacca i vertici cremaschi dem: «Decidono tutto gli stessi e manca dialogo»

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

12 Agosto 2025 - 05:25

«Uscito dal direttivo Pd perché è un’oligarchia»

Nel riquadro Arcangelo Zacchetti

CREMA - «Nel vecchio Pci, ci si scannava all’interno dei gruppi dirigenti, ma poi si stilava un documento comune e tutti lo votavano e lo rispettavano. Oggi, invece, succede che qualcuno del Pd dica sì ai ‘vitalizi’ e qualcun altro al piano di riarmo europeo, andando contro le indicazioni del partito. Mancano il confronto e l’unità e le discussioni avvengono sui social anziché nelle sedi deputate».

Parte da qui Arcangelo Zacchetti, uscito dal Pd dopo l’arrivo di Matteo Renzi, rientrato con la vittoria di Elly Schlein, membro del coordinamento cittadino per un anno e mezzo e poi dimessosi, «perché ci si ritrovava in tre a parlare di decisioni già prese da qualcun altro».

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Il vecchio militante parte dalla recente querelle tra l’ex sindaco Stefania Bonaldi e il consigliere regionale Matteo Piloni, che ha detto sì al ‘vitalizio’ regionale. «La polemica tra i due ha motivazioni personali. Entrambi hanno passione per la politica, ma anche ambizioni. Ciò non è negativo, ma deve essere finalizzato all’interesse del partito. Piloni è molto presente sul territorio e si rivolge soprattutto alle categorie economiche e agli imprenditori, ma poco al mondo del lavoro. Bonaldi opera a livello nazionale. I due ambiti sono diversi e non ci dovrebbe quindi essere conflitto tra di loro. In realtà, hanno due modi diversi di vivere il partito. Il periodo renziano ha diviso il Pd, lasciando degli strascichi. Bonaldi ha ragione quando dice che senza un reale rinnovamento non si andrà oltre il 22% dei consensi».

La recente polemica dà a Zacchetti lo spunto per commentare la situazione a livello cittadino: «Bonaldi a Crema non ha nessuno spazio. Lei non è mai stata gradita a una parte del Pd, fin dalla prima candidatura a sindaco. Questo problema non è mai stato affrontato all’interno del partito e alla lunga si è trasformato in uno scontro frontale. Mentre la Schlein vuole un partito più rappresentativo della gente, dall’altra parte vi sono delle resistenze legate alla componente bonaciniana, che a Crema è dominante».

Secondo Zacchetti, a livello locale non viene seguita la linea della segretaria nazionale: «Non c’è dibattito interno. Faccio un esempio recente: non si può arrivare e trovare il coordinatore e il coordinamento cittadino già scelti da qualcuno e non dalla base. La Schlein voleva un rinnovo del partito, che non c’è stato. Non solo, c’è stato ostruzionismo affinché ciò non avvenisse. A Crema in particolare. E questo dipende dal fatto che non si discute più al proprio interno. Ciò che appare dall’esterno è un Pd estremamente diviso e poco presente nel territorio. Qualcuno pensa che ci sia un’oligarchia che non vuole mollare l’osso. Occorre seguire le posizioni della Schlein e rinnovare il partito, lasciando posto a nuove competenze, all’altezza della situazione. A Crema ci sono, in tutti i settori, ma non vengono utilizzate. Dietro c’è una generazione pronta a raccogliere il testimone. Ci sono una ventina di giovani che meritano spazio, ma qualcuno osteggia il cambiamento».

Il militante solleva anche la questione dell’identità: «Con Renzi, il partito l’ha persa. Il Pd è di centrosinistra o di sinistracentro? Dal mio punto di vista dovrebbe spostarsi più a sinistra, ma discutiamo e troviamo un’intesa. Altrimenti dal di fuori si ha l’impressione che ognuno pensi per sé più che al partito. Come nel caso dei ‘vitalizi’».

L’ex membro del coordinamento cittadino chiude poi con una frustata: «Non è possibile che il dibattito avvenga su Facebook. Va fatto all’interno della sede. È lì che si deve tornare a discutere, a confrontarsi e a trovare una linea comune, che oggi non c’è».

IL PARTITO SCEGLIE LA LINEA DEL SILENZIO

Le critiche e le proposte avanzate da Arcangelo Zacchetti, iscritto al Pd ed ex membro del coordinamento cittadino, non vengono controbattute, almeno per il momento, dai vertici locali del partito.

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Cecilia Brambini, da gennaio segretaria cittadina, declina l’invito a replicare. Fa sapere che un momento di confronto, se Zacchetti lo vorrà, potrà avvenire nell’assemblea che la segretaria intende organizzare a settembre. Che il partito di via Bacchetta avverta la necessità di un confronto con la base, tuttavia, è confermato da un’iniziativa già in programma. All’ingresso della Festa centrale dell’Unità, che si terrà al Podere di Ombriano da venerdì 22 a lunedì primo settembre, ci saranno un banchetto e del materiale per un piccolo sondaggio, per chiedere a iscritti e simpatizzanti cosa ne pensino del partito a livello locale e nazionale. È la prima volta che un’iniziativa del genere viene organizzata e in un certo senso va nella direzione del confronto auspicato da Zacchetti. Alla base c’è la volontà del Pd di coinvolgere i suoi elettori, per capire cosa pensino. A fine 2024, gli iscritti al circolo cittadino del Pd erano 110. Brambini si è insediata a fine gennaio e da allora ha dovuto impegnarsi, insieme al coordinamento formato da dieci persone, nella campagna referendaria, nel Crema Pride e ora nelle iniziative riguardanti Gaza. Il cambio di passo che Zacchetti auspica potrebbe arrivare dopo la chiusura della Festa di Ombrianello, che prevede un ricco programma di dibattiti. Tra gli ospiti ci saranno, per una tavola rotonda sul tema dell’Area omogenea cremasca, Roberto Mariani (presidente della Provincia), Cinzia Fontana (vicesindaca di Crema), Gianni Rossoni (presidente di Area omogenea) e Bruno Garatti (ad di Consorzio.It). Per la politica internazionale interverranno Sandro Ruotolo (giornalista e europarlamentare Pd) e la stessa Cecilia Brambini, mentre dei parchi naturali parleranno Matteo Piloni (consigliere regionale Pd), la direttrice Parco del Serio Laura Comandulli e ancora Mariani. Sulle tematiche di giustizia, sicurezza e diritti saranno ospiti la deputata del Pd Debora Serrachiani e Stefania Bonaldi della segreteria nazionale dem. Si parlerà infine di Crema con la giunta comunale e di Gaza con Giuseppe Provenzano, responsabile esteri della segreteria nazionale del partito.

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