L'ANALISI
10 Agosto 2025 - 19:42
CREMA - In duecento per dire no al massacro in atto a Gaza e per lanciare un appello a lavorare insieme per l’unità e la pace. Cartelli al collo, bandiere della Palestina e dalla pace, poesie stese su un lenzuolo, sono rimasti in silenzio sui gradini attorno al Duomo, per lanciare un messaggio di sensibilizzazione all’opinione pubblica. L’iniziativa non ha avuto una matrice politica ed è stata organizzata da Giovanna Pamiro e da Marina Serina.
«A Milano, questo tipo di protesta che prende il nome di Duran Adam» ha spiegato Serina – viene fatta ogni giorno dalle 18.30 alle 19.30 davanti al Duomo. Per questo abbiamo pensato di proporla anche a Crema. Non ci aspettavamo una così grande partecipazione».
Il Duran Adam è un passo di resistenza non violenta al quale oggi hanno partecipato uomini, donne e bambini. Tra i manifestanti c’erano l’assessore all’Ambiente Franco Bordo, l’ex assessore Anna Rozza, il presidente onorario dei Pantelù Renato Stanghellin, Paolo Balzari dell’Anpi, l’ex consigliere comunale Manuel Draghetti e il segretario provinciale di Sinistra Italiana Paolo Losco. Quest’ultimo ha così commentato l’iniziativa pacifica: «Il silenzio assordante è stata la voce di chi non si rassegna all’indifferenza. Di fronte a un genocidio non ci si può voltare dall’altra parte. Il silenzio di chi scende in piazza non è indifferenza, è la voce di chi non si arrende. Continueremo a farla sentire finché il nostro Paese non sceglierà la parte giusta: quella del diritto internazionale dei diritti umani e della giustizia. Chiediamo il riconoscimento immediato dello Stato di Palestina, la fine di ogni cooperazione militare e un embargo europeo sulle forniture di armi. Bisogna fermare questo massacro, smantellare gli insediamenti illegali e aprire una vera conferenza internazionale di pace che garantisca i diritti del popolo palestinese».
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