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CREMA. LA STRATEGIA DELLE SETTE NOTE

Tutta un’altra musica. E l’organo diventa pop

Raddoppia il fuorisalone cremasco: navetta con CremonaFiere. E decolla il corso Ifts di arte organaria

Riccardo Maruti

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rmaruti@laprovinciacr.it

08 Agosto 2025 - 05:15

Tutta un’altra musica. E l’organo diventa pop

L'auditorium Manenti nella chiesa di San Bernardino dove campeggia l’organo Inzoli. Nel riquadro Marco Bressanelli

CREMA - Un’alleanza virtuosa tra cultura, artigianato e istituzioni per far vibrare, anche tra i non addetti ai lavori, le sette note dell’organo a canne. È la missione alla base del progetto che la Libera Associazione Artigiani di Crema, guidata da Marco Bressanelli, sta portando avanti in sinergia con il Comune di Crema, CremonaFiere e numerosi partner territoriali. Una strategia ambiziosa, articolata attorno a tre assi fondamentali: produzione, formazione e promozione. Il cuore pulsante resta l’eccellente tradizione organaria cremasca, che ora si apre con decisione verso un pubblico più ampio e trasversale. «La sfida – spiega Bressanelli – è rendere pop l’anima dell’organo a canne, portarlo fuori dai contesti esclusivi e specializzati, farne percepire la bellezza e la potenza anche a chi, finora, non l’ha mai ascoltato davvero».

Il primo tassello è l’ampliamento del fuorisalone cremasco collegato al salone internazionale CremonaMusica, che quest’anno raddoppia nei contenuti e nei momenti di incontro. Una delle novità sarà l’attivazione di una navetta diretta tra Crema e Cremona, che permetterà ai visitatori della fiera di scoprire da vicino la tradizione organaria cremasca, creando un vero e proprio ponte tra due città musicali.

Sul fronte degli eventi, il calendario propone un appuntamento simbolico e di grande apertura: venerdì 27 settembre, all'auditorium Manenti, si terrà un concerto d’organo dal respiro popolare, pensato per coinvolgere anche chi non è un esperto. Protagonista sarà lo splendido strumento Inzoli, recentemente restaurato proprio dalla Libera. «Un programma trasversale, accessibile, capace di emozionare», anticipa Bressanelli. Un secondo evento, più tecnico e dedicato agli appassionati e agli specialisti, potrebbe svolgersi al Folcioni, con lo storico organo Tamburini.

Un ruolo centrale avrà il corso Ifts in Tecniche innovative dell’arte organaria, che dopo la fase sperimentale dello scorso anno troverà ora piena espressione. Le lezioni si terranno nei suggestivi spazi del museo civico di Crema, dove è allestito un padiglione tematico dedicato all’arte organaria. «Un modo – sottolinea Bressanelli – per far toccare con mano la bellezza di un mestiere antico, ma tutt’altro che superato. Serve far capire ai giovani quanto sia affascinante imparare un’arte che ha fatto la storia del nostro territorio».

Alla Fiera di Cremona sarà presente un grande stand collettivo che raccoglierà tutte le anime della galassia organaria: dalla promozione della Fondazione Its Made in Italy alla presenza dei maestri restauratori cremaschi, con probabili incursioni nell’arte delle vetrate artistiche grazie alla collaborazione con Tocchi di Colore. «Vogliamo mostrare l’intera filiera, dall’artigianato puro alla sua dimensione più artistica», rimarca il presidente.

Un progetto corale, che può contare su una straordinaria sinergia istituzionale. «Abbiamo il sostegno pieno del sindaco Fabio Bergamaschi e dell’assessore alla Cultura Giorgio Cardile e una relazione stretta con CremonaFiere. Inoltre, l’evento quest’anno non coincide con i Crema Beauty Days, permettendo alla città di godere di una visibilità più ampia e mirata», osserva Bressanelli. Il riferimento è anche alla possibilità per i visitatori di immergersi in una tradizione musicale profonda, che si intreccia con la grande eredità liutaria cremonese. La regia del progetto ha alle spalle anche il riconoscimento della filiera organaria da parte della Regione Lombardia, con il costante supporto dell’assessore Guido Guidesi, e il coinvolgimento della Camera di Commercio, guidata da Gian Domenico Auricchio.

«Abbiamo un dovere morale e statutario – conclude Bressanelli – quello di trasmettere alle nuove generazioni lo straordinario patrimonio artigianale e artistico cremasco. L’arte organaria non è solo un’eredità da custodire, ma un mondo vivo, che può ancora parlare ai giovani, alle botteghe, alla creatività. Il nostro obiettivo è dare fiato a un movimento importante, che merita di essere raccontato e rilanciato».

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