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IL SUONO MAGICO DELL'ESTATE

Junion Band sulle vette: musica tra le montagne

Campus per le province di Cremona e Lodi organizzato dal team dell’Oglio-Ciria

Antonella Bodini

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redazione@laprovinciacr.it

06 Agosto 2025 - 12:19

Junion Band sulle vette: musica tra le montagne

SCANDOLARA RIPA D'OGLIO - Musica tra le montagne per la Junion Band. Si è conclusa da pochi giorni, infatti, l’esperienza del quarto Campus Musicale per le province di Cremona e Lodi organizzato dalla banda dell’Unione Oglio – Ciria in collaborazione con l’Anbima, l’associazione nazionale delle bande musicali. A Casargo, nella valle lecchese della Valsassina, sei giorni tra musica, lezioni e divertimento, ma anche tornei, karaoke e momenti di svago per un percorso intenso e significativo.


«Che è stato anche un bel momento di crescita personale e relazionale – ha spiegato la presidente della Junion Band Lidia Bianchi – perché per i ragazzi un’esperienza di questo tipo significa cominciare a camminare sulle proprie gambe». L’incarico di organizzare il Campus era stato dato dall’Anbima al sodalizio di Scandolara Ripa d’Oglio.


«L’associazione ci ha chiesto di organizzare il Campus per le province di Cremona e Lodi, una settimana di lezioni di uno strumento a fiato o a percussione ed un percorso per capire come funziona una banda. Le lezioni di strumento, individuali e di gruppo, si svolgevano durante la mattina con il proprio insegnante. Il pomeriggio, era dedicato alle prove di insieme per il concerto finale, che è stato davvero molto emozionante. Alla sera, però, sono state proposte attività di svago e ricreative, per aiutare i ragazzi a conoscersi meglio, a coltivare le relazioni e l’amicizia, divertendosi insieme».


Una sessantina i partecipanti tra ragazzi e docenti. «Il campus era dedicato a giovani, tra gli 11 e 18 anni, ma c’era anche qualche universitario e un paio di adulti, che sapevano già suonare uno strumento musicale da almeno due anni. Gli insegnanti, il nostro direttore Gioele Foppa Uberti, Chiara Bignamini, Stefano Piloni, Roberta Patrini, Cecilia Zaninelli e Davide Bussoleni, facevano lezione, ma la cosa molto bella è stata che oltre all’aspetto musicale, fondamentale per l’intento del campus, i docenti hanno curato anche quello relazionale e educativo».


Con attività pensate ad hoc. «La musica già di per sé è un mezzo privilegiato per creare legami, è una risorsa importante, ma fare banda è un’esperienza ancor più forte in questo senso perché i diversi strumenti producono un insieme armonioso, come accade nella vita. Si impara a stare insieme, a viversi reciprocamente. Ad un Campus ancor di più. E la cosa che ci ha dato grande soddisfazione è stata che per una settimana i ragazzi hanno abbandonato cellulari e smartphone preferendo le emozioni e lo stare insieme: direi una grande conquista». Novità di questa edizione il corso di direzione musicale.


«Il nostro direttore Gioele ha dato la possibilità ad un gruppo ristretto di provare a dirigere la banda, un passaggio molto bello e anche una responsabilità molto grande, chi frequenta il mondo delle bande musicali sa bene cosa intendo dire. Durante il concerto finale uno di loro, Giuseppe Contartese, ha diretto da solo un brano. Per lui una grande emozione e per noi la consapevolezza che fare musica insieme è prima educare, poi suonare».

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