L'ANALISI
04 Agosto 2025 - 20:01
CREMA - Il telefono squilla a vuoto da giorni. Nessuna risposta, nessun segnale. E dall’altra parte della linea, a centinaia di chilometri di distanza, cresce l’ansia di una parente che conosce bene l’abitudine dell’ultraottantacinquenne cremasca a rispondere sempre. Ma questa volta qualcosa non torna. Così, nel tardo pomeriggio di domenica, la donna decide di rompere ogni indugio e chiama il Comando della Polizia locale di Crema.
Una richiesta d’aiuto misurata ma urgente: «Potete verificare se va tutto bene?». È domenica. Alla centrale operativa, come ogni giorno dell’anno, c’è chi resta vigile, pronto a intervenire. E questa prontezza diventa subito azione. Gli agenti, coordinati dal comandante Dario Boriani, ricevono la segnalazione e, senza perdere tempo, si dirigono all’indirizzo indicato. Al loro arrivo, citofonano e aspettano. Poi la porta si apre: la donna è lì, in piedi, un po’ confusa ma in buone condizioni. Sta bene. È solo il suo cellulare a essere andato in tilt.
Sospiro di sollievo. Per la parente lontana, certo, ma anche per gli agenti che in quel momento comprendono quanto anche un ‘falso allarme’ possa avere una profonda utilità. Perché dietro il silenzio del telefono si nasconde una fragilità ben più concreta: quella di un’anziana sola, in pieno agosto, priva di qualsiasi contatto con il mondo esterno. I vicini di casa – ha raccontato la donna – sono partiti per le ferie. In tutto il condominio non c’è nessuno. E lei, che non possiede un telefono fisso né altri strumenti per comunicare, è rimasta del tutto isolata.
Gli agenti cercano allora di ripristinare il funzionamento del cellulare, ma è chiaro da subito che il dispositivo è ormai inutilizzabile. La donna ricorda però di avere un vecchio telefonino in casa: lo trova, lo mostra, ma è scarico e privo del caricabatterie. A quel punto la pattuglia contatta la centrale e torna al Comando. Passano meno di sessanta minuti e una seconda squadra torna dalla donna con il caricatore adatto e un libretto di istruzioni.
Non si limitano a collegare il dispositivo alla presa: si assicurano che funzioni, lo accendono, verificano che l’anziana riesca a utilizzarlo, spiegano pazientemente le funzioni principali e – cosa ancor più importante – si accertano che sia possibile effettuare una chiamata al numero di emergenza 112, utilizzabile anche in assenza di sim o contratto.
Un gesto semplice, ma determinante. Perché restituisce voce a chi, anche solo per un guasto, rischiava di restare tagliato fuori da tutto. «L’intervento — commenta il sindaco Fabio Bergamaschi — evidenzia come la Polizia locale di Crema interpreti il proprio ruolo non limitandosi alle funzioni tradizionali di controllo e vigilanza, ma estendendolo alla tutela sociale e alla vicinanza umana, elementi fondamentali per una comunità solidale». Un’azione concreta, che ben racconta lo spirito di servizio di chi, anche in una tranquilla domenica d’estate, sa rispondere con prontezza, sensibilità e competenza.
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