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CREMA. IL CASO GAZA

«Denuncia morale e istituzionale»

«Mani sporche di sangue»: Tacca replica alla minoranza e ribadisce la propria posizione

Stefano Sagrestano

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stefano.sagrestano@gmail.com

30 Luglio 2025 - 05:05

«Denuncia morale e istituzionale»

CREMA - Si difende Donatella Tacca, a fronte della richiesta delle sue dimissioni da parte del centrodestra. L’episodio lunedì sera, quando la minoranza ha abbandonato compatta l’aula consiliare, contestando la frase pronunciata dalla consigliera del Pd «il governo ha le mani sporche di sangue».

A poche ore dai fatti, Tacca ha ribadito la propria posizione: «Ho fatto una comunicazione personale, nel rispetto del regolamento del Consiglio comunale. L’espressione ‘il governo ha le mani sporche di sangue’ non è una provocazione, ma una denuncia politica fondata su dati e atti ufficiali. Nel contesto di un massacro che, secondo fonti Onu, ha causato oltre 60mila vittime civili a Gaza – tra cui migliaia di bambini – e di fronte a bombardamenti, carestia, sfollamenti e distruzione sistematica, il silenzio o l’appoggio politico agli aggressori diventa complicità. In questo contesto, l’accusa politica che il governo abbia ‘le mani sporche di sangue’ è una denuncia morale e istituzionale verso chi, pur potendo esercitare pressione diplomatica, sceglie la neutralità, l’inerzia o il sostegno agli aggressori. La storia giudicherà non solo chi ha sparato, ma anche chi ha voltato lo sguardo».

Solidale con Tacca Paolo Losco, segretario provinciale di Sinistra italiana: «La destra di Crema riesce a strumentalizzare anche il genocidio in atto a Gaza a indignarsi solo quando si nomina la complicità del governo italiano. Non per Gaza ridotta in macerie. Non per decine di migliaia di civili massacrati. E molti ancora di più alla fame. Non per un genocidio riconosciuto da tutte le organizzazioni internazionali, Corte penale compresa. Ma perché una consigliera ha detto che ‘il governo ha le mani sporche di sangue’, hanno abbandonato l’aula e annunciato azioni legali».

La maggioranza compatta sostiene la consigliera e contrattacca: «La minoranza non ha preso parte alla discussione sulla variazione di bilancio, un provvedimento rilevante sia per l’entità economica (6,8 milioni di euro), sia per le sue ricadute sulla città. Con questa scelta, ha disatteso l’impegno di rappresentare i propri elettori». I consiglieri di maggioranza aggiungono: «Nel mondo e in Italia si moltiplicano gli appelli e le denunce sulla strage di civili in corso nella Striscia di Gaza. È una catastrofe umanitaria. Il governo italiano, oltre a non esprimere una posizione politica chiara su quanto sta accadendo, resta inerte anche sul piano dell’intervento umanitario. Il centrodestra non solo ha scelto di ignorare il dramma umanitario in atto, ma ha usato come pretesto un presunto sgarbo istituzionale per disertare uno dei momenti amministrativi e politici più rilevanti per la città. Una scelta che traduce l’interesse collettivo in nome di una sterile logica di schieramento».

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