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CREMA

L'uomo dei conti in Comune è Fabio Calderara

Dal municipio di Spino alla responsabilità dei Servizi finanziari di piazza Duomo

La Provincia Redazione

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27 Luglio 2025 - 17:31

L'uomo dei conti in Comune è Fabio Calderara

CREMA - Fabio Calderara, da 18 anni responsabile economico-finanziario (ma anche dell’area Affari generali) del Comune di Spino d’Adda, sarà alla guida dei Servizi finanziari dell’amministrazione di Crema, dopo l’addio un po’ a sorpresa di Roberta Polledri. La dirigente dell’area se n’era andata a giugno, per motivi personali, solo cinque mesi dopo aver assunto l’incarico che avrebbe dovuto durare fino alla scadenza del mandato amministrativo della giunta di Fabio Bergamaschi, ovvero sino alla primavera 2027.

Polledri aveva preso il posto dello storico responsabile Mario Ficarelli, andato in pensione alla fine dello scorso anno. Calderara lascerà Spino d’Adda il primo agosto e quindi prenderà servizio in città. La dirigente dell’area degli affari generali Stefania Cervieri ha infatti portato a termine con successo, molto rapidamente, il reclutamento, ovviamente su indicazione dello stesso sindaco Bergamaschi. Chiaro l’obiettivo della giunta: non lasciare a lungo scoperto un ruolo tecnico così centrale nell’amministrazione della città.

«Nulla osta, anche perché non potremmo certo opporci al trasferimento – commenta il sindaco di Spino Enzo Galbiati –: da parte nostra, ci stiamo già muovendo alla ricerca di un sostituto, cosa che comunque non sarà affatto semplice. A Calderara i migliori auguri di un proficuo proseguimento di carriera. Sicuramente l’incarico a Crema rappresenta per lui una importante occasione di avanzamento».

Il 44enne di Agnadello, diplomato nel 1990 al classico Weil di Treviglio e poi laureatosi in scienze politiche alla Statale di Milano, è nipote dell’ex sindaco e oggi consigliere di minoranza del Comune dell’Alto cremasco Giovanni Calderara. Da un paio d’anni è anche responsabile per la transizione al digitale in una convenzione per l’esercizio in forma associata delle funzioni di 43 Comuni, messa in campo dall’Area omogenea. Da capire se dovrà rivedere questo suo impegno, oppure potrà continuare a seguirlo in parallelo con il nuovo incarico. Le dimissioni di Polledri, nei mesi scorsi, non avevano mancato di sollevare polemiche con le minoranze consiliari che avevano puntato il dito sulla gestione del personale, attaccando direttamente il sindaco.

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