L'ANALISI
27 Luglio 2025 - 05:15
CREMA - La peggiore linea ferroviaria della Lombardia nei primi cinque mesi dell’anno. A certificarlo non sono le opinioni degli utenti che, seppur suffragate da empiriche esperienze negative, non possono certo avere valore statistico; ma Trenord stessa, ovvero l’azienda che periodicamente emette i propri report.
Tra le oltre 40 tratte della regione, quella con maggiori criticità è risultata la linea Cremona-Treviglio che, appunto, serve il territorio Cremasco.
Tra gennaio e maggio è stato sfiorato l’8% di treni soppressi o in marcato ritardo. Poco dietro la Bergamo-Milano via Carnate (7,73%) e la Treviglio-Varese (7,66%). Sul versante opposto, le più affidabili sono la Lecco-Bergamo-Brescia, dove solo il 3,66% delle corse ha cumulato ritardi consistenti o soppressioni e la Bergamo-Treviglio (4,07%).
«All’origine di questo stato di cose c’è il fatto che la tratta ferroviaria cremasca, negli anni, è stata dimenticata un po’ da tutti — sottolinea il presidente dell’Area omogenea Gianni Rossoni —: non voglio puntare il dito contro qualche particolare istituzione. Si tratta di una responsabilità condivisa. Ci si è preoccupati maggiormente della linea Mantova-Milano, via Cremona, rispetto alla Cremona-Milano, via Crema e Treviglio. Questo è un tema che, come amministratori locali dell’Area omogenea, abbiamo posto all’attenzione di Regione, Trenord e Rete ferroviaria italiana. Vorremmo fare in modo di arrivare a raddoppi puntuali lungo la linea. Nel frattempo, il diretto sprint per Milano, istituito a giugno, è un primo piccolo segno di attenzione. Come Area omogenea siamo in prima fila e chiediamo aiuto a Regione e governo, per sostenerci nei confronti di Rfi».
I raddoppi puntuali potrebbero essere la soluzione al problema degli incroci quando un treno è in ritardo. «L’ipotesi da studiare è quella di poter realizzare dei brevi tratti a doppio binario, in prossimità di alcuni snodi e stazioni, ad esempio Olmeneta o Castelleone», conclude Rossoni. Oggi, essendo la linea a binario unico, l’unica soluzione è fermare in stazione un convoglio in orario, nell’attesa che arrivi quello in ritardo.
Il diretto sprint 10616 parte da Crema alle 8.30 e in 36 minuti raggiunge la prima stazione milanese, quella di Lambrate, risparmiandone circa una ventina rispetto agli altri diretti del mattino. Il corrispondente treno di rientro, invece, parte da Lambrate alle 19.50, con arrivo in città alle 20.30. Una corsa da sfruttare per chi finisca tardi al lavoro.
Il 10616 prende il via da Cremona alle 7.41 e il capolinea Milano Porta Garibaldi (9.24). Le altre fermate: Olmeneta 7.52, Casalbuttano 8, Soresina 8.08, Castelleone 8.15, Madignano 8.20 e Treviglio 8.48. A bocca asciutta i residenti di Casaletto Vaprio e Capralba.
Per il rientro, il treno gemello 10641 parte da Porta Garibaldi alle 19.36 per arrivare a Cremona alle 21.19. Ovviamente confermati gli altri quattro diretti per Milano, in partenza da Crema tra le 5.35 e le 7.20 e i tre del rientro pomeridiano: 16.36, 17.36 e 18.36.
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