L'ANALISI
24 Luglio 2025 - 05:05
In alto Guardavilla, in basso Tacca
MADIGNANO - L’ufficio tecnico del Comune ha emesso un’ordinanza di sgombero del centro sportivo e del centro ricreativo di via Dante Alighieri. Il provvedimento fa seguito alla nota dell’11 giugno scorso con la quale l’ente pubblico, proprietario delle strutture, ha avviato un procedimento volto alla revoca per decadenza della concessione, sulla base di una serie di inadempienze contestate al gestore. A questo provvedimento, a distanza di dodici giorni è seguita una replica del legale che tutela gli interessi del gestore stesso. Le osservazioni fatte da quest’ultimo sono state giudicate infondate dal Comune, che ha disposto quindi la revoca per decadenza della concessione, valida per il quinquennio 2022–2026.
Mercoledì della scorsa settimana, il responsabile dell’Area Tecnica ha avvisato il gestore del centro sportivo in merito alla necessità di effettuare un sopralluogo volto a verificare lo stato dei luoghi ai fini della riconsegna delle chiavi del centro. Per tale sopralluogo è stata fissata la data di lunedì 21, ma in tale occasione, il gestore si è rifiutato di procedere alla restituzione. L’ente pubblico intende rientrare nella disponibilità delle strutture al fine di poter procedere alle manutenzioni necessarie e di dare corso a una nuova procedura di affidamento della concessione, in vista dell’imminente inizio della prossima stagione sportiva, previsto per il mese di settembre.
Per questo motivo, ieri l’altro il responsabile dell’ufficio tecnico ha emesso un’ordinanza di sgombero degli impianti sportivi, entro 15 giorni. Trascorso tale termine, se il gestore non avrà ottemperato a quanto richiesto, il Comune procederà a liberare coattivamente il centro sportivo con l’intervento della forza pubblica. L’ordinanza è già stata trasmessa alla polizia locale e al comando dei carabinieri di Crema. Contro questo atto ufficiale, il gestore ha la possibilità di ricorrere al Tar entro 60 giorni. Nel frattempo, la telenovela si allunga e la situazione di incertezza permane. Tra le contestazioni del Comune, rigettate dal gestore, ci sarebbero una fattura di un giardiniere non pagata e lavori di manutenzione non effettuati. Toccherà al Tar stabilire chi ha ragione.
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