L'ANALISI
23 Luglio 2025 - 05:05
Alessandro Lupo Pasini e una veduta del cortile della Fondazione
CRMA - È entrato all’istituto musicale Folcioni all’età di 5 anni, da allievo. Ne esce a 60, dopo aver interrotto di comune accordo la collaborazione con la Fondazione San Domenico. Nei mesi scorsi, il Cda aveva deciso di sopprimere la figura del coordinatore e Alessandro Lupo Pasini sarebbe tornato a svolgere semplicemente il ruolo di insegnante di pianoforte. Ha invece deciso di chiudere senza polemiche il rapporto e di dedicarsi a un nuovo progetto musicale.
«Del Folcioni – afferma Lupo Pasini – serberò sempre un bel ricordo. Sono entrato a 5 anni per imparare a suonare uno strumento. Nel 1984 sono diventato docente e nel 1999 direttore e poi coordinatore. Praticamente il Folcioni è stata la mia prima casa. La considero un’esperienza estremamente positiva. Mi chiedete se mi dispiace che si sia conclusa? Vi rispondo che va bene così. Avevo bisogno di nuovi stimoli».
I nuovi stimoli si chiamano Upgrade Crema, un’accademia aperta a coloro che vogliono avvicinarsi al mondo della musica o approfondirne la conoscenza. Lupo Pasini non condivide la lettura che si tratti di una concorrenza al Folcioni: «In città, ci sono quattro o cinque scuole di musica. La mia è solo un’associazione musicale. Io non ho mai pensato alla concorrenza, quando lavoravo al Folcioni. La musica è talmente coinvolgente che c’è spazio per tutti e poi ogni insegnante ha qualcosa da dare. Io e la vocal coach Debora Tundo proporremo soltanto canto e pianoforte. Avremo tre sedi: San Pellegrino Terme, Crema e Vaiano».
L’Accademia Upgrade integrerà l’insegnamento tradizionale della musica con tecniche e metodi moderni, già adottati con successo in altri Paesi, che permettono di apprendere la musica in modo più intuitivo e concreto. Il connubio della profonda esperienza musicale di Lupo Pasini con la preparazione e l’empatia di Tundo consentirà di offrire un percorso personalizzato.
«L’approccio di Upgrade – spiega il musicista e insegnante di pianoforte – è posizionare al centro di ogni percorso il singolo allievo con le sue esigenze, caratteristiche, capacità ed aspirazioni offrendo risposte e soluzioni che vanno oltre i metodi tradizionali. Il progetto nasce dalla convinzione che ciascuno necessita di una formazione assolutamente personalizzata e soprattutto non parcellizzata, una formazione artistica in senso ampio». Chiusa una porta, per Lupo Pasini se ne apre quindi subito un’altra: «Questa nuova esperienza mi stimola molto, a 60 anni sono pronto a iniziare un’altra avventura con grande entusiasmo».
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