L'ANALISI
CREMA: LA PIAGA DEL “GAS DELLA RISATA”
22 Luglio 2025 - 16:54
CREMA — Un blitz che scuote le fondamenta di un mercato clandestino in piena espansione. Lunedì mattina, gli agenti della polizia locale hanno intercettato un carico di 160 bombole da due litri ciascuna di protossido di azoto, il cosiddetto gas della risata, stipate in una cantina all’interno del complesso di case popolari di piazza di Rauso.
Un magazzino nascosto nel cuore di uno dei quartieri più fragili della città. La pericolosità del carico non riguarda soltanto gli effetti sul corpo umano, ma anche il rischio materiale: il protossido è infatti un comburente, capace di alimentare incendi ed esplosioni. Gli agenti, agli ordini del comandante Dario Boriani, hanno chiesto l’immediato intervento dei vigili del fuoco per gestire in sicurezza la rimozione delle bombole stoccate nel deposito «non idoneo».
In serata sono state tutte restituite all'azienda fornitrice. Sul posto è intervenuta anche una volante del Commissariato di Crema a supporto dell'attività degli operatori della locale. La posizione del destinatario del carico – risultato essere un commerciante all'ingrosso - è ora al vaglio degli uffici di piazzale Croce Rossa per la verifica di eventuali violazioni amministrative e/o penali.
Il caso riaccende i riflettori su un inquietante vuoto normativo, una zona grigia dove il protossido di azoto — sostanza legale per usi medici, alimentari e industriali — scivola facilmente verso un abuso incontrollato. Mentre la legge tace, la strada detta le sue regole.
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